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Parole della domenica: un progetto di Stefano Boeri, l’architetto del “bosco verticale”, per valorizzare la Valdinievole

Parole della domenica:  un progetto di Stefano Boeri, l’architetto del “bosco verticale”, per valorizzare la Valdinievole

Aleggia il nome di un altro archistar per il nostro territorio. Dopo l’esperienza non certo positiva di Massimiliano Fuksas per le Terme Leopoldine, oggi si parla di Stefano Boeri con studi, oltre a Milano, anche a Shanghai e Tirana. Boeri è conosciuto anche per la sua ideazione del il “Bosco verticale” a Milano. In pratica, due torri alte 80 e 112 metri ospitano sulle facciate 800 alberi (480 alberi di prima e seconda grandezza, 300 dalle dimensioni più ridotte, 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti). Si tratta di una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana.
Ma qual è il collegamento tra Boeri e la Valdinievole? Esiste un progetto della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia per affidare all’architetto milanese – come ha scritto Il Tirreno – la creazione di un masterplan con l’obiettivo di valorizzare l’intera Valdinievole, i suoi elementi identitari e le singole specificità territoriali, anche attraverso la creazione di un vero e proprio brand da utilizzare per la promozione.
Potrebbe essere davvero un’occasione straordinaria di valorizzazione dell’intera Valdinievole, dando omogeneità al progetto anche con intuizioni geniali come quelle del “bosco verticale”. Boeri è un architetto che guarda sempre alla salvaguardia dell’ambiente. Non a caso afferma che “piantare alberi aiuta la democrazia”.
L’idea della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia appare ottima. Naturalmente finanziare un progetto è determinante, poi dovranno essere trovati i soldi per realizzarne i contenuti e superare così i naturali campalinismi del territorio. Il rischio sarà quello di avere un bel progetto da sistemare in un archivio accanto ad altri mai realizzati…

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono
.
(a cura di Mauro Lubrani)

Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica

Feriscono le persone nel valore massimo dell’esistenza, il diritto alla vita. Feriscono le loro famiglie. Feriscono la società nella sua interezza.Lavorare non è morire”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla ministra del Lavoro Elvira Calderone. 
“Il nostro Paese colloca il diritto al lavoro e il diritto alla salute tra i principi fondanti della Repubblica. Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro. I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza. La cultura della sicurezza deve permeare le Istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro. A voi, ispettori tecnici, spetta un ruolo attivo in questo processo di garanzia e di prevenzione”, sottolinea il capo dello Stato. 
Fonte: Ansa

Fatali distrazioni alla guida per guardare il telefonino

Sbloccare il display dello smartphone per controllare un messaggio su Whatsapp: l’operazione più semplice del mondo, una routine che ripetiamo migliaia di volte al giorno. Dura 4 secondi: se lo si fa mentre si è alla guida di un’auto, però, quei 4 secondi, percorsi a una velocità di ‘soli’ 50 km all’ora, si traducono in 56 metri percorsi a occhi bendati. L’equivalente di due campi da pallacanestro. Che dire, poi, di un gesto appena più complesso, come cercare un numero nella rubrica? Otto secondi di distrazione: come attraversare – a 50 km orari e con gli occhi bendati – 111 metri, l’equivalente di un campo da calcio.
Fanno rabbrividire i dati contenuti nell’ultimo report di Anas, la società del gruppo Fs italiane che gestisce la rete di strade e autostrade di interesse nazionale: in occasione dell’ultimacampagna di sensibilizzazione ‘Guida e basta’ – che Anas promuove da anni assieme al ministero delle Infrastrutture e alla Polizia – sono stati resi noti i dati Istat sugli incidenti stradali verificatisi nel 2022: poco meno di 166mila (+9,2% sul 2021), con 3.159 vittime (+9,9% rispetto al 2021) e circa 223.500 feriti (+9,7%). Il 93% di questi incidenti deriva da comportamenti scorretti del guidatore: la distrazione, dovuta principalmente all’uso di smartphone, l’uso di alcool o droghe, il mancato rispetto delle precedenze e la velocità elevata risultano fra le cause più frequenti di incidentalità.
Inviare messaggi su WhatsApp ridurrebbe i tempi di reazione al volante come farebbero quattro birre medie; scattarsi un selfie o pubblicare una ‘storia’ sui social richiede almeno 15 secondi di distrazione; accedere a un social per scoprire quanti ‘like’ ha guadagnato un post significa distrarsi per 20 secondi. Accade così che ci si accorga di un ostacolo o di una vettura che avanza in direzione opposta, quando non c’è più tempo né spazio per frenare.

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Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi

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