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Parole della domenica, Ferragosto di 40 anni fa con i primi segnali di un turismo che cambia

Parole della domenica, Ferragosto di 40 anni fa con i primi segnali di un turismo che cambia

Ferragosto di 40 anni fa a Montecatini. Stando almeno ai segnali della vigilia, difficilmente si registrerà la grande ondata di arrivi. Le Terme, ad esempio, non utilizzeranno lo stabilimento di riserva delle grandi affluenze, cioè le terme Tamerici. Tettuccio, Regina, Salute, Torretta sono più che sufficienti per l’afflusso di queste settimane che non sembra affatto roseo almeno per le cure.
Se per il termalismo la situazione resta incerta, l’affluenza turistica per soggiorno è quella di diporto segna un atteso incremento, favorito dal Ferragosto e dalle temperature mitigate. La città si attende da questi giorni fino a fine mese, in termini di occupazione e di redditività delle strutture turistiche, alberghiere e commerciali, un crescendo graduale di affluenze che possa portarla con buona tenuta al salto verso il mese tipico dell’alta stagione, che resta settembre. 
Ecco perché, anche se con sforzi tardivi, gli enti hanno ravvisato necessario mettere insieme un più intenso programma di spettacoli e manifestazioni. E’ sintomatico che, ad esempio, fra stasera e domani, si è giunti a offrire agli ospiti la possibilità di scelta fra tre interessanti iniziative: una commedia musicale ed un balletto carioca in teatro, una serata di spettacolo, moda, cabaret addirittura all’interno delle Terme Tettuccio. In più, ancora, per l’ippica la serata delle stelle punto
Ma il segno di una propensione a offrire un’immagine più gratificante della città per turisti viene anche dalla disponibilità dei commercianti del centro a tenere aperti gli esercizi anche in orario prolungato notturno. 
da La Nazione – agosto 1983

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono
e buon Ferragosto.
(a cura di Mauro Lubrani)

I figuranti pesciatini rappresentano la Natività a Chiusi della Verna 

Figuranti pesciatini presenti per gli ottocento anni del primo presepe di San Francesco e la Regola francescana

Sarà il presepe vivente di Pescia ad avere il privilegio oggi di rappresentare la Natività a Chiusi della Verna per gli ottocento anni del primo presepe di San Francesco e la Regola francescana. Per una volta si può fare qualcosa di straordinario. Anche il presepe ad agosto. L’eccezione è appunto, in un anno particolare, il 2023 anno in cui si festeggiano gli ottocento anni del primo presepe di San Francesco a Greccio e della Regola Francescana.
Ecco che l’Associazione Nazionale Città dei Presepi ha pensato di aprire il festival Francesco 4.0 (a La Verna dal oggi fino al 20 agosto) con una rappresentazione vivente. La Regola francescana è stata rappresentata con successo per la prima volta lo scorso dicembre a Roma nel luogo dove si svolse realmente, la basilica di San Giovanni in Laterano a Roma e diede l’inizio al presepe vivente di Roma Capitale organizzato insieme alla Basilica papale di Santa Maria Maggiore. L’appuntamento è per oggi a partire dalle ore 16,30 a Chiusi della Verna quando i figuranti del presepe vivente lungofiume di Pescia, che ambienta da qualche anno la rappresentazione al tempo di San Francesco, guideranno proprio nel centro della cittadina nello scenario di Villa delle Rose, la rappresentazione a cui prenderanno parte anche i figuranti del presepe vivente chiusino. L’evento sarà preceduto dall’arrivo del “Lume per la pace nel mondo”; prelevato nel 2022 dalla cappella delle Stimmate e del maxistriscione lungo più di un chilometro creato con l’iniziativa “Cuciamo la pace”; con apporti e messaggi provenienti da tutta Italia.
La Nazione – 11 agosto 2023

31 luglio 1976, la foto del “volto” su Marte

Faccia su Marte (Foto Agenzia Agi)

Era il 31 luglio del 1976 quando la Nasa pubblicò una foto destinata a stupire il mondo, a incuriosire e a far discutere: si tratta della famosa immagine della Faccia su Marte, scattata dalla sonda Viking 1 sei giorni prima. Quella ripresa era un’area molto vasta del pianeta marziano, lunga 2,65 km e larga 1,8 km. Per alcuni le sembianze antropomorfe sarebbero dovute a un gioco di luci e di ombre, ad errori di trasmissione e alla bassa risoluzione dell’immagine. Per altri invece quello sarebbe un monumento vero e proprio, creato appositamente da qualcuno. Perciò sarebbe la “prova” che forme di vita extraterrestri intelligenti avessero visitato il pianeta rosso lasciando testimonianza del loro passaggio. In realtà quello che sembrava un volto umano scolpito nella roccia altro non era che un’illusione, come dimostrarono altre foto con una definizione più elevata. Nel 2019 ci giunsero altre eccezionali immagini del pianeta rosso, quelle di albe e tramonti su Marte, inviate sulla Terra dalla missione InSight della Nasa. 
Maurizio Costanzo – La Nazione 31 luglio 2023

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