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Parole della domenica, Pinocchio festeggia 140 anni: è il nostro ambasciatore nel mondo

Parole della domenica, Pinocchio festeggia 140 anni: è il nostro ambasciatore nel mondo

Pinocchio festeggia i 140 anni ed è sempre più nostro ambasciatore culturale e turistico nel mondo. Sono iniziate le celebrazioni per l’anniversario della prima pubblicazione de Le avventure di Pinocchio, avvenuta nel 1883. E’ il libro più tradotto al mondo, tanto che – sottolinea Pierfrancesco Bernacchi, presidente della Fondazione – con l’Università di Perugia stiamo facendo una revisione per vedere quante traduzioni di Pinocchio esistano nel mondo. Siamo oltre 330. 
Nel frattempo – aggiunge Bernacchi – noi dal piccolo parco di Pinocchio abbiamo acquistato Villa e Giardino Garzoni, una cartiera, venti ettari in collina a Capannori. Il parco che stiamo realizzando porterà turismo residenziale, lavoriamo perché il paese sia vivo sempre. E con la prossima realizzazione del Paese dei balocchi avremo l’unica struttura del genere al coperto in zona.
Quattro anni fa – dice Bernacchi – lanciammo la proposta della Via Europea della Fiaba, l’unica che coinvolge tutti i 48 paesi della fiaba, Russia compresa. Un segnale chiaro: la fiaba supera anche la guerra. Pochi sanno inoltre che a Collodi ha sede la Società Euorpea di Cultura, gloriosa istituzione nata prima del Consiglio d’Europa capace di far parlare quelli di qua e quell i di là dal Muro. Poi la società è venuta meno, noi l’abbiamo rielaborata e presentata, e mentre i francesi insistevano per farne sede a Parigi e i tedeschi a Berlino mi sono fatto avanti io con Collodi. Mettendo d’accordo tutti”.

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono
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(a cura di Mauro Lubrani)

L’abbandono del Quisisana

Il cancello d’ingresso dell’ex-casa di cura ormai chiusa da anni

Il web ci ripropone il triste abbandono di quella che fu la Casa di cura Quisisana a Montecatini Alto. Qui hanno visto la luce generazioni di montecatinesi. Era una struttura elegante e bene organizzata dal punto di vista sanitario, con un grande parco situata in una splendida posizione che domina Montecatini e la Valdinievole. Offriva lavoro a tante persone.
Ormai è chiusa da anni e il degrado cresce. Ogni tanto viene fuori una proposta per il suo possibile recupero con la destinazione originaria oppure con altre possibilità come un albergo di lusso o una casa di riposo a cinque stelle. Ma il tempo passa e l’incuria avanza. Resta da ammirare quello splendido cancello liberty simbolo degli anni d’oro della città e del suo comprensorio.

Giovani poveri, precari e scoraggiati

Gli effetti del post-pandemia si fanno sentire sull’Italia e gli italiani. Secondo il Rapporto annuale 2023 dell’Istituto nazionale di statistica (circa 200 pagine) presentato ieri alla Camera dal presidente Francesco Maria Chelli, il nostro è un Paese resiliente, ma ancora in ritardo sui temi dell’innovazione e dell’ambiente, con il nodo della denatalità e dell’inclusione di giovani e donne nel mondo del lavoro. « Il Paese è stato messo a dura prova dall’emergenza sanitaria e dalla crisi economica che ne è seguita – sintetizza Chelli –. Molte disuguaglianze a livello economico, sociale e territoriale si sono aggravate. Nell’ultimo biennio, altri fronti di crisi si sono sovrapposti: la guerra in Ucraina, le tensioni a livello internazionale, la crisi energetica e il ritorno dell’inflazione. Si tratta di fattori che hanno condizionato la ripresa dell’economia e accresciuto il disorientamento delle famiglie e l’incertezza per le imprese. Eppure, l’Italia ha mostrato una considerevole capacità di resilienza e reazione».
Nel 2022 quasi un giovane su due (47,7% dei 18-34 enni) mostra almeno un segnale di deprivazione in uno dei “domini” chiave del benessere (Istruzione e Lavoro, Coesione sociale, Salute, Benessere soggettivo, Territorio). Di questi giovani oltre 1,6 milioni (pari al 15,5% dei 18-34enni), sono multi-deprivati ovvero mostrano segnali di deprivazione in almeno due domini.
Maurizio Carucci – da Avvenire dell’8 luglio 2023

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