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Parole della domenica, timori per il presente e il futuro dell’archivio storico delle Terme

Parole della domenica, timori per il presente e il futuro dell’archivio storico delle Terme

Il prezioso archivio storico delle Terme, che era custodito nella sede della direzione sul viale Verdi, è stato spostato per i lavori in corso alla Palazzina Regia. Su questo tesoro esistono timori in vista della vendita di tutti i beni delle Terme indetta dal tribunale. Vi rientra – come si teme – anche questo archivio, che, secondo quanto affermato di recente dalla Soprintendenza è vincolato e la stessa vigilerà al fine di preservarne l’integrità e garantirne la conservazione.
Rimane – come avevano evidenziato qualche mese fa in un esposto Marta Gentili e Dante Simoncini – una preoccupazione immediata per sapere se questa documentazione preziosissima sia stata collocata in una sede adeguata alla sua importanza.
Poi, esiste una preoccupazione legata al futuro destino dell’archivio, che, secondo noi, dovrebbe rimanere in mano pubblica e collocato nel futuro Museo delle Terme nella Palazzina Regia e finalmente digitalizzato in maniera da essere usufruito da tutti senza rischi di futuri danneggiamenti.
Crediamo che l’archivio delle Terme dovrebbe essere oggetto di un diritto di prelazione pubblica, in primis dal Comune stesso o, in alternativa, dalla Fondazione Cassa di Risparmio.
Gli stessi Gentili e Simoncini evidenziarono nel loro intervento che il primo provvedimento di dichiarazione d’interesse storico sulle carte delle Terme fu emesso dalla Soprintendenza archivistica della Lombardia in data 23 ottobre 1969 poi rinnovato nel 1972. Esatto: il primo provvedimento di tutela è stato fatto da un’altra regione. Infatti, la Soprintendenza archivistica della Toscana ha dichiarato l’archivio d’importante interesse storico soltanto l’8 agosto 1979.

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono
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(a cura di Mauro Lubrani)

La foto dell’anno sulla tragedia di Gaza

la foto è stata scattata dal reporter di Reuters Mohammed Salem in Palestina

Una donna disperata che abbraccia il corpo bendato della sua nipotina. Uno scatto che riassume la tragica guerra che sta colpendo la Striscia di Gaza e che rappresenta un intero anno di foto giornalistiche che hanno immortalato ciò che succede nel mondo. Sono stati annunciati i vincitori della 67esima edizione del World Press Photo. La foto dell’anno, dal titolo «A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece» è stata scattata dal reporter di Reuters Mohammed Salem, in Palestina. L’uomo racconta di aver visto questa scena all’ospedale Nasser, quache giorno dopo la nascita di suo figlio.
La donna, 36enne, si chiama Inas Abu Maamar e nello scatto sta abbracciando il corpo della nipotina di 5 anni Saly, uccisa a casa sua: l’abitazione è stata colpita da un missile israeliano. Secondo Salem questa foto è «un momento potente e triste che riassumere il senso più ampio di ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza». Salem, laureato all’università di Gaza, lavora con Reuters dal 2003 e ha documentato in molte situazioni il conflitto arabo-israeliano. Il commento della giuria: «Composta con cura e rispetto, offre uno sguardo sia metaforico che letterale su una perdita inimmaginabile».
Il Punto del Corriere della Sera – 18 aprile 2024

La città chiede la “scultura dello scandalo”

 L’opera intitolata ’Dal latte materno veniamo’ di Vera Omodeo

Ospitare la statua delle polemiche in città. È la proposta fatta dal Circolo Acli Don Giulio Facibeni di Montecatini Terme al Comune che l’ha subito accettata. L’opera intitolata ’Dal latte materno veniamo’ di Vera Omodeo doveva essere posizionata qualche giorno fa in piazza Duse a Milano. La giuria di esperti d’arte milanesi ha però respinto questa opportunità in quanto, a detta della stessa commissione, ls scultura “rappresenta valori rispettabili ma non universamente condivisibili”. Le considerazioni sul pronunciamento della commissione dai più non sono state accolte favorevolmente e ne è nato un ampio dibattito pubblico.
“Pur nel rispetto di tutte le opinioni ci chiediamo quale valore possa essere più universale di quello di una madre che con amore nutre il proprio bambino – ha scritto il presidente del Circolo Acli di Montecatini, Leonardo Magnani, nella lettera indirizzata al Comune –. È assolutamente urgente e necessario riscoprire il valore e tutelare i rapporti ì e le relazioni fondamentali, fondanti di una società armonica e solidale. Sarebbe molto positivo, a nostro avviso che la comunità di Montecatini Terme si facesse promotrice pubblicamente, livello italiano, di iniziative dirette al riconoscimento e alla difesa del valore della maternità e dell’infanzia. Questa proposta ha trovato ampio consenso e molti si sono espressi in modo favorevole alla eventuale collocazione dell’opera all’interno del parco della biblioteca comunale, luogo di cultura e meditazione”. Il sindaco Luca Baroncini ha accolto immediatamente la proposta.
La Nazione – 16 aprile 2024

Il murales della ferrovia firmato dall’artista del Papa

Il muro durante la sua costruzione

Sarà Maupal a dipingere per primo il muro della ferrovia di Pieve a Nievole. Ad annunciarlo sono stati Bruno Ialuna e Massimo Parlanti dell’associazione ’Circolo 11’ che insieme al sindaco Gilda Diolaiuti hanno lavorato a una soluzione artistica che possa riqualificare la struttura in cemento e al contempo trasformarla in un biglietto di visita artistico per tutta la Valdinievole. “La nostra associazione – ha detto Parlanti – ha già operato sul territorio di Pieve con successo. Un esempio è la panchina gigante in uno dei punti più panoramici della zona. Con i murales a firma di un artista come quello che sta per introdurre Bruno Ialuna, vorremmo estendere il progetto a tutta la Valdinievole. Sarà un’opera d’arte dunque a fare da biglietto da visita per tutta la nostra bella Valdinievole”.
l muro di contenimento della ferrovia che divide Pieve a Nievole in due diventerà dunque un’opera di 600 metri lineari a cielo aperto. “Una vera e propria riqualificazione urbana” come hanno detto sia l’amministrazione gli organizzatori in accordo con Rete Ferroviaria Italiana. “Fare un murales che sia di tutta la Valdinievole – ha detto Bruno Ialuna – può diventare un’opera d’arte come è successo al murales che è stato fatto a Viareggio per il Binario 10. Anche per questo la nostra scelta è ricaduta su Mauro Pallotta, meglio conosciuto come Maupal, che in molti riconoscono come l’artista del Papa, a cui ha dedicato diverse opere e che è considerato a livello internazionale uno dei primi 30 street artist più influenti del mondo”.

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Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi

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