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Parole della domenica, le infrastrutture promesse e mai realizzate

Parole della domenica, le infrastrutture promesse e mai realizzate

Esiste un problema di infrastrutture per Montecatini e la Valdinievole. Per anni il nostro comprensorio è stato all’avanguardia per i suoi collegamenti su strada e su rotaia. Cosa che ha aiutato lo sviluppo del turismo e dell’economia in generale.
Col passare del tempo la situazione è rimasta ferma e quindi è regredita. L’autostrada con cavalcavia di accesso alla città, un tempo considerato avveniristico, oggi avrebbe bisogno di una rotonda in uscita dal casello (leggi l’articolo) per smaltire il traffico in costante aumento. Una struttura promessa da tempo ma ancora lontana da venire.
La stessa Firenze-Mare dovrebbe essere interessata ai lavori per la costruzione di una terza corsia, ma, vedendo cosa succede per il raddoppio di qualche chilometro di linea ferroviaria, pare essere un’opera ciclopica.
Montecatini ha la fortuna di avere due stazioni a poche centinaia di metri di distanza ma oggi ci sono tanti timori su cosa potrà accadere quando il raddoppio della ferrovia sarà a regime e probabilmente aumenterà il numero dei treni in transito ogni ora sulla tratta Lucca-Firenze. C’è il rischio concreto che la città rimanga divida in due per molto tempo ogni giorno con la conseguenza che il traffico della città diventerà problematico sulle strade alternative.
Mettiamoci poi la necessità di una vera pista ciclabile sull’asse Pescia-Monsummano, magari affiancata alla nuova Camporcioni (ma perché non ci si è mai pensato?) e quella tante volte invocata per turismo da Montecatini al Padule. Idee, progetti, parole: il rischio è di rimanere dietro a tante altre località che nel frattempo si sono tenute al passo con i tempi.

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura e auguri di una Pasqua serena a tutti quelli che ci seguono
.
(a cura di Mauro Lubrani)

Acquistata all’asta la cava Maona

La cava Maona: l’estrazione di pietre è ferma da molti anni

E’ stata venduta all’asta per 170.100 euro la Cava Maona di Montecatini,dopo che la vecchia proprietà era fallita. L’estrazione di pietre nell’area è cessata da oltre quarant’anni e periodicamente si è parlato di far diventare la zona sede di agriturismo o nuovo invaso in grado di soddisfare le esigenze idriche del territorio. Si era parlato anche di un auditorium per spettacoli all’aperto con scenografia naturale molto suggestiva.
E anche ora tanti residenti si chiedono il futuro delle Cave. Il nuovo acquirente – che ha rilanciato rispetto a una offerta iniziale di 167.625 euro – si è aggiudicato due cave di bugnato ormai esaurito, un terreno boschivo e un edificio rustico abbandonato da anni. Nella zona fu perpetrato un eccidio nazifascista nell’agosto del 1944.

Un esempio felice 

Avezzano, una teoria di case basse a prova di sisma, resta per me legato alla memoria di Elide Verna, quasi novant’anni, maestra di professione e vocazione, che ci ha lasciati il 1 dicembre 2022, dopo un’ultima lezione a una ragazza marocchina. Se ne andò nel suo stile, sul campo delle operazioni, dopo una vita dedicata ai più piccoli. Ebbi modo di conoscere, seppure in modo fuggevole, questa straordinaria signora, che avrebbe attirato l’attenzione di Ignazio Silone, al Teatro don Orione della sua città, quando presentammo un progetto per l’alfabetizzazione di alcune donne magrebine. In mezzo ai numerosivolontari anche molto giovani, i suoi occhibrillavano forte perchénon vedeva l’ora di cominciare la nuova avventura, umana e didattica al tempo stesso, che le proponevamo: insegnare la lingua italiana agli immigrati in un rapporto personale, a tu per tu, sembrava entusiasmarla. Bisogna imparare a ricominciare sempre da capo, superando sconforti e delusioni. Elide, da tempo in pensione, era felice di mettere a disposizione la sua grande esperienza. Le studentesse a cui si rivolgeva la ricambiavano con affetto e partecipazione. Per questo, insieme a tante persone come lei, che operano fuori dal cono di luce illuminato dai riflettori, io la considero un esempio di scuola incarnata.
Eraldo Affinati – Avvenire, 18 aprile 2023

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Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi

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