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Città in lutto per la scomparsa di Raffaele Romano, allenatore delle giovanili di basket

Città in lutto per la scomparsa di Raffaele Romano, allenatore delle giovanili di basket

La Pasqua, così dolorosa per le vicende che coinvolgono tragicamente l’Italia e il resto del mondo, diventa straziante per la città di Montecatini. Il virus, infatti, uccide uno dei personaggi simbolo della pallacanestro termale. All’ospedale di Pistoia, dopo giorni di battaglia contro il subdolo male, è morto Raffaele Romano, 61 anni, allenatore delle squadre giovanili rossoblu.
La prima notizia è stata data dalla stessa società del Montecatini basket, che ha stroncato le speranze che negli ultimi giorni sembravano portassero ad un sensibile miglioramento delle condizioni dell’allenatore: “Non ci sono parole. Solo un grande, enorme, inarrivabile dolore. Addio Raffaele Romano. Riposa in pace, insegna basket agli angeli”.

“Raffa” Romano

Raffaele Romano era stata una colonna di quel Montecatini targato Panapesca, che partendo dal basso saliva in alto per raggiungere la massima serie. Lui arrivò fino alla serie B: era un uomo-simbolo, un realizzatore di “bombe”, un vero esempio e trascinatore dei compagni di squadra. Da diversi anni di era dedicato ad allenare i giovani e soprattutto i ragazzini del minibasket, che lo adoravano per la sua passione e per le sue capacità di trasmettere ai più piccoli non solo la voglia di giocare, ma anche gli altri valori importanti per il loro futuro di uomini.

Raffaele Romano era anche un appassionato sciatore, giocatore di golf, amava il mare dell’Isola d’Elba.

Aveva dedicato uno degli ultimi post sulla sua pagina Facebook, il giorno della festa del papà, all’indimenticata babbo Rodolfo con queste commoventi parole: “E’ vero, malinconicamente vero, eppure i nostri cari non chiedono nulla e non hanno che noi per continuare a vivere, e ricordarli in piu occasioni.
Ci sono le tracce più tangibili rimaste delle loro vite, poiché sono tracce vive, animate dal nostro affetto e il nostro rispetto per tutto ciò che ci da l’ occasione per ricordare. un grande uomo, Mio Padre”. Poi, due giorni dopo, il suo ultimo messaggio con un disegno con il termometro in bocca.

Commosso anche il ricordo del sindaco Luca Baroncini: “Non è una buona Pasqua. Ma solo un grandissimo dolore per tutti noi. Questo terribile virus ci ha portato via il grande Raffaele Romano. Un vero punto di riferimento nella nostra città. Aveva insegnato il basket a generazioni di bambini, interpretando i loro sogni sul parquet delle nostre palestre. Amava Montecatini Terme. Amava fare l’istruttore. Amava la Pallacanestro. Ci teneva tantissimo. Appena eletto Sindaco mi chiese un incontro per dirmi cosa secondo lui si poteva fare per migliorare il Palavinci. Non lo disse mai davanti ai referenti degli altri sport, perché diceva “Il Comune deve fare bella figura”. Non si sarebbe mai sognato di chiedere qualcosa per sé, voleva solo che ci impegnassimo per il Basket e per i ragazzi. Aveva gli occhi buoni e un cuore enorme.
Caro Raffaele, tutta la mia generazione non potrà mai dimenticare quello che hai fatto quando se ne andò in cielo il nostro Roberto Fera. Ti mettesti subito come sempre a disposizione, facesti di tutto per aiutarci in quei giorni in cui eravamo distrutti. Soffristi molto anche te di quella disgrazia, perché i tuoi allievi erano tutti pezzi del tuo cuore. E ora voglio pensare che lo hai raggiunto, per giocare per sempre insieme, tra le nuvole”. 

Raffaele Romano lascia la moglie Simonetta, i figli Riccardo e Roberto, l’adorato nipotino Rodolfo (stesso nome del padre), mamma, sorella e tanti altri parenti tutti uniti in un dolore inconsolabile, come lo è quello dell’intera città espresso dal suo primo cittadino.

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