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Addio a Don Corso Guicciardini, cittadino onorario di Montecatini. Cedette Villa Forini al Comune

Addio a Don Corso Guicciardini, cittadino onorario di Montecatini. Cedette Villa Forini al Comune

E’ morto all’ospedale di Careggi monsignor Corso Guicciardini Corsi Salviati, ex presidente dell’Opera Madonnina del Grappa, di cui è stato a lungo guida. Aveva 96 anni ed era stato contagiato dal Covid. Montecatini perde un suo “Cittadino onorario”. Infatti, il riconoscimento gli fu concesso nel settembre del 1980 dal sindaco Lenio Riccomi per la sua disponibilità alla cessione di Villa Forini Lippi, allora di proprietà dell’Opera Madonnina del Grappa, al Comune di Montecatini per scopi sociali e culturali.
Questo accordo fu reso possibile grazie al rapporto speciale che si era creato tra Don Corso e l’ex-sindaco Carlo Vannini, all’epoca assessore alla Pubblica istruzione e alla cultura. Oggi Villa Forini Lippi ospita la Biblioteca comunale e accanto è situata la scuola che porta proprio il nome di Don Facibeni.

Il sindaco Luca Baroncini ha così ricordato Don Corso, annunciando la presenza del gonfalone del Comune ai funerali: “Scompare con Don Corso Guicciardini Corsi Salviati una grande Anima che, provenendo da una nobile famiglia e con una laurea in Ingegneria alla Normale di Pisa, ha fatto una scelta di vita con e per i poveri, i più  deboli e sofferenti , sempre e ovunque, abbracciando il sacerdozio e seguendo le orme di Don Giulio Facibeni.
Don Corso ha svolto un ruolo spirituale e sociale indelebile anche nella nostra città  e nel nostro territorio. Decine e decine di bambini, giovani, donne, uomini, famiglie intere, nelle situazioni diverse più  difficili e più  fragili, hanno avuto l’aiuto  e il sostegno concreto e attivo nel tempo dell’Opera Divina Provvidenza Madonnina del Grappa e di Don Corso, che ha continuato l’opera  del suo padre spirituale, don Giulio. In questo orizzonte di apostolato è   a Lui che si deve la stessa destinazione attuale a centro culturale di Villa Forini Lippi, che è  stata la sede storica dell’ Opera in Valdinievole.
Montecatini Terme piange un suo cittadino onorario, nobile di nome e di fatto, una splendida figura di Sacerdote e Maestro del quale non dimenticherà mai l’insegnamento e le opere, testimone operoso e autentico di quel cristianesimo che è radice profonda della nostra storia, della nostra cultura e della nostra identità”.

Don Guicciardini riceve la cittadinanza onoraria di Montecatini Terme
dal sindaco Lenio Riccomi nel settembre del 1980


Giovanissimo e di nobile famiglia, Corso Guicciardini Corsi Salviati, nell’inverno a cavallo fra il 1943 e il 1944 riesce a fuggire in bicicletta dal Passo della Futa, dove l’hanno preso i tedeschi per lavorare alla linea gotica e va direttamente alla Madonnina del Grappa già sorta grazie all’impegno di don Giulio Facibeni. In seminario insieme a lui anche Lorenzo Milani, rampollo di una famiglia dove si respira la cultura fiorentina del tempo. 
Don Corso lascia definitivamente la famiglia l’11 febbraio 1945, ma per volontà dei Guicciardini Corsi Salviati deve prima concludere gli studi universitari: si laurea in ingegneria nel 1948 alla Normale di Pisa. Poi gli studi di teologia nel Seminario di Fiesole e l’ordinazione sacerdotale nella Pieve di Rifredi il 28 giugno 1951, ma dal 1949, quando le condizioni di salute di Monsignor Facibeni sembrano precipitare, don Corso è già indicato dal Padre come successore. 
Alla sua morte nel 1958, su indicazione testamentaria, Don Facibeni lo nominò suo successore e presidente a vita dell’Opera di cui ha conservato lo spirito di grande sostegno ai giovani. 
Don Corso ha portato avanti l’Opera adattandola ai tempi, mantenendosi fedele al carisma che ha sempre contraddistinto il “Padre”: l’apertura a tutto il popolo di Dio e nessuno escluso, in modo che questa azione possa sempre essere in connessione con il Territorio; ma anche, come raccomanda ripetutamente il “Padre” rivolta alle creature più misere, più deboli, più abbandonate, caratterizzando così questa sua azione di un significato di vero servizio all’uomo e nell’uomo. 
L’Opera oggi è anche in Albania, iniziata da don Carlo Zaccaro e tuttora seguita da don Vincenzo Russo, ed è in Brasile dove l’ ha portata don Nesi col suo entusiasmo e con la sua genialità. 
A Montecatini, come scrive oggi La Nazione, Don Corso Guicciardini, insieme a Don Giulio Facibeni fu autore di un importante progetto che permise la salvezza di numerosi bambini ebrei ospitati sotto falso nome e salvandoli dai campi di concentramento nazisti.
Nel 2013 aveva ricevuto il Fiorino d’Oro, massima onorificenza del Comune di Firenze.
Nel 2018 era stato pubblicato il libro «Don Corso Guicciardini, passare dalla cruna dell’ago» – a cura di Carlo Parenti e pubblicato da Gabrielli editore con la prefazione dei Cardinali Gualtiero Bassetti e Giuseppe Betori – nel quale, attraverso la diretta testimonianza di don Corso, si ripercorreva gran parte della storia della città di Firenze negli ultimi cento anni.

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