Il santo, la frase, il film e le parole del giorno

IL SANTO
Sant’ EFREM Diacono e dottore della Chiesa – Memoria Facoltativa
Nisibi, attuale Nizip in Turchia, c. 306 – Edessa, Siria (attualmente Turchia), 9 giugno 373
Efrem nacque nel 306 a Nisibi, città della Mesopotamia governata con la forza della armi da Roma. Dei primi anni della sua vita si conoscono racconti molto diversi tra loro: certo, invece, il sacramento del battesimo ricevuto verso i 18 anni. Strinse una profonda e spirituale amicizia con il vescovo della città, Giacomo (santo, 15 luglio), con il quale contribuì a costruire e a guidare una scuola di teologia. Ordinato diacono prima del 338 dal vescovo Giacomo (303-338), visse e operò a Nisibi fino alla conquista persiana: Efrem, alternando la vita ascetica all’insegnamento, si ritirò gli ultimi anni presso Edessa dove morì il 9 giugno dell’anno 373.
IL BUONGIORNO
“Quegli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d’acciaio”
(William Shakespeare)
La parola del giorno
La parola di oggi è: incespicare
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in–ce–spi–ca–re
♣incespicàre 🔊 / intʃespiˈkare /
[ comp. di in- 1 e cespicare ☼ 1312 ]
v. intr. (io incéspico, tu incéspichi; aus. avere)
1 ❖ urtare col piede contro un ostacolo, inciampare: incespicare in uno scalino, in una radice; attento a non incespicare
2 ❖ fig. mancare di speditezza e sicurezza, spec. nel parlare: incespicare nel leggere
Il film del giorno
Questa sera, su Iris ore 21:00, Il Morandini consiglia:
Nemico pubblico 3
Public Enemies
Stati Uniti, 2009
Gangster, 140′
REGIA: Michael Mann
ATTORI: Johnny Depp, Christian Bale, Marion Cotillard, Billy Crudup, Stephen Dorff, James Russo
Sono una quindicina i film in cui appare, protagonista o non, Dillinger (1903-34), il più famoso rapinatore di banche nella storia del crimine USA. Agiva negli stati dell’Indiana, Illinois, Ohio, Pennsylvania. Quello di Mann è il migliore: racconta i 13 mesi che precedono la sua morte, nel 1934, all’uscita del Biograph Cinema di Chicago. È un biopic gangsteristico insolito per varie ragioni. Fa frequente ricorso alla natura (campagna, boschi). Spiega con attendibile efficacia come e perché Dillinger fosse visto da una parte della gente come un Robin Hood che ruba ai ricchi (le banche), vuole tutto e subito, non abbandona mai i compagni feriti. Sono gli anni della Depressione di Wall Street che colpisce i piccoli risparmiatori della middle class. Diventa una leggenda, un ribelle, un simbolo “pubblico”, per le evasioni e le veloci rapine da una città all’altra: la sua onnipresenza è una delle chiavi del film anche grazie ai media e all’uso che egli stesso sa farne. Per loro non è un nemico, ma un vendicatore. Invisibile per giunta: lo guardano ma non lo vedono, come dimostra l’irridente sequenza di una sua visita a una sede della polizia. Infine, contiene una struggente storia d’amore con Billie Frechette, la Cotillard brava e convincente come tutti gli altri interpreti: Depp scattante e ammirevole nei sottotoni; un bravissimo Bale come Melvis Purvis, poliziotto competente che gli dà la caccia; Crudup che fa l’arrogante e antipatico Hoover. Fotografia (da Oscar): Dante Spinotti. Scritto da Ronan Bennett col regista e Ann Biderman, dal libro Public Enemies: America’s Greatest Crime Wave and the Birth of the FBI, 1933-34 di Bryan Burroughs.
AUTORE LETTERARIO: Bryan Burroughs
CRITICA: 4 PUBBLICO: 3
VISIONE CONSIGLIATA: Film adatto a tutti
La recensione del film è tratta da:
il Morandini 2023
a cura di Laura Morandini, Luisa Morandini, Morando Morandini
Zanichelli editore