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“Roba da donne”, un progetto rivolto ai giovani contro la violenza di genere

“Roba da donne”, un progetto rivolto ai giovani contro la violenza di genere

Ha preso il via la seconda fase del progetto di educazione e sensibilizzazione contro la violenza di genere “Roba da donne” promosso dal Comune di Montecatini Terme in collaborazione con Il Liceo “Salutati”: “si tratta di un’iniziativa importante e necessaria- spiega l’assessore Rastelli- per affrontare un problema sociale di grande rilevanza che quotidianamente interessa le testate giornalistiche con luttuose vicende di cronaca. Il termine “femminicidio” mutato dallo spagnolo “feminicidio” è stato un concetto teorizzato per la prima volta dall’antropologa Marcela Lagarde, rappresentante del femminismo latinoamericano e nell’ordinamento penale italiano il termine ha fatto per la prima volta comparsa nel 2013, con il decreto legge n.93.
Coinvolgendo gli studenti del Liceo, già sensibilizzati grazie all’impegno dimostrato dall’Assessorato alle politiche educative del Comune di Montecatini Terme e alla commissione delle pari opportunità, attraverso l’organizzazione di diversi incontri con esperti delle associazioni del territorio, a partire dal mese di novembre 2023 in avanti, ci si è posti l’obiettivo comune di fornire alle studentesse e agli studenti informazioni cruciali sulla prevenzione di possibili derive violente e stimolando allo stesso tempo una riflessione critica e partecipata su questi temi.
All’incontro del 13 febbraio che si è tenuto nell’aula gamma del Liceoè intervenuta Natascia Alibani della testata giornalistica Roba da Donne, esperta nel campo della violenza di genere, la dirigente scolastica Simona Selene Scatizzi, l’assessore Rastelli e la docente Bonvicini che ha presentato l’evento. Durante la conferenza è stata offerta, ai cento studenti coinvolti nella riunione, l’opportunità di confrontarsi direttamente con le testimonianze e le storie delle vittimedi femminicidio attraverso i video raccolti nel progetto del docufilm “L’amore è un’altra storia”.  A questo incontro è seguito quello del 22 febbraio – sempre nell’aula Gamma del Liceo Salutati- con Gigliola Bono, mamma di Monia Del Pero, uccisa dall’ex fidanzato nel 1989 a soli 19 anni, che da oltre trent’anni si batte affinché i diritti dei parenti delle vittime di femminicidio siano riconosciuti e questi ultimi vengano equiparati ai parenti delle vittime di mafia. Questo incontro ha arricchito ulteriormente l’esperienza degli studenti, offrendo loro una testimonianza autentica e toccante sulla realtà di chi è stato direttamente colpito da questa forma estrema di violenza.
Durante lo stesso pomeriggio nella sala consiliare del Comune si è svolta la conferenza, presentata dall’assessore alle politiche educative Federica Rastelli e dalla consigliera alle pari Opportunità Rubina Baldecchi, con la partecipazione di Natascia Alibani, Gigliola Bono e Sabrina Contrucci, avvocato dell’associazione antiviolenza “365 giorni al femminile”. 
“Questa – afferma ancora l’assessore Rastelli – è stata l’occasione per coinvolgere non solo gli alunni del Liceo ma l’intera comunità nel dibattito e nella sensibilizzazione sul tema della prevenzione della violenza di genere che non può essere celebrato da un’unica ricorrenza annuale (il 25 novembre) ma deve essere ricordato ogni giorno. L’approccio multifocale della conferenza, che includerà prospettive di chi ha subito la violenza, dei loro familiari e di professionisti che lavorano in questo campo, permetterà di affrontare la questione in modo completo e approfonditocon lo scopo di sollecitare azioni concrete e definitive per contrastare questo fenomeno e fornire sostegno alle vittime promuovendo una cultura di rispetto e uguaglianza di genere.Pertanto, la giornata contro “la violenza di genere” dovrebbe ricorrere ogni giorno, ogni giorno infatti ci offre l’occasione per riflettere su come la società possa trovare occasioni come queste per lavorare insieme nel comune intento di eliminare ogni forma di discriminazione e garantire un futuro in cui tutti possano vivere liberi dalla paura e dalla violenza promuovendo la cultura del rispetto e delle pari opportunità”.

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