Parole della domenica, Draghi progetta la ripartenza del turismo e Montecatini spera
Si lavora alla ripartenza del turismo in Italia e, quindi, anche Montecatini guarda con interesse ai provvedimenti di facilitazioni che il Governo sta studiando. Il premier Draghi conta molto su questo settore strategico per il nostro Paese.
«È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia, non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo”: questo è l’invito lanciato dal premier ai ministri del turismo del G20, riuniti per uno dei primi appuntamenti della presidenza italiana. Draghi è fiducioso, si dice certo che dopo la pandemia «il turismo si riprenderà e sarà più forte di prima».
E ai turisti stranieri Draghi promette «regole chiare e semplici e soggiorni in sicurezza». Il pass verde nazionale per gli stranieri entrerà in vigore il 15 maggio, Draghi dà un messaggio agli italiani e alla politica, cioè che il governo intende procedere speditamente sulle riaperture. Nel dare «il benvenuto al mondo» dopo che l’Italia è stata costretta a «chiudere temporaneamente» dalla furia distruttrice del Covid, Draghi conferma l’intenzione di allentare la morsa del rigore: «Il mondo vuole viaggiare in Italia. Le nostre montagne, le nostre spiagge, le città e le nostre campagne stanno riaprendo e questo processo accelererà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi».
Inoltre, l’obbligo di quarantena per chi entra in Italia per turismo è destinato a cadere il 15 maggio. Per contrastare la concorrenza, Palazzo Chigi gioca d’anticipo: se il green pass europeo arriverà nella seconda metà di giugno, la carta verde italiana sarà pronta «dalla seconda metà di maggio».
Naturalmente anche una città come Montecatini dovrebbe beneficiare di queste agevolazioni con la speranza appunto che dai prossimi mesi il turismo possa avviarsi verso una ripresa, grazie ai turisti giunti non solo dall’Italia,
Intanto, anche altre grandi città si stanno mobilitando.
La città di New York vuole offrire ai turisti che visitano la ‘Grande Mela’ il vaccino monodose Johnson&Johnson. Lo ha detto il sindaco De Blasio: per farlo servirà l’autorizzazione dello Stato. Diversi siti per la vaccinazione saranno installati in punti più frequentati dai turisti come Times Square, il ponte di Brooklyn e la Highline. “Quest’estate assisteremo a un ritorno del turismo a New York”, ha detto De Blasio.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre parole per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere: da una frase di Roberto Baggio, alla morte sul lavoro di una madre di 22 anni e, infine, al ricordo di un medico di grande umanità morto a soli 39 anni.
Buona domenica
(a cura di Mauro Lubrani)
La morte senza risposte di Luana
Nel 2021 si può morire a 22 anni fagocitati da un telaio? La risposta è sì, ed ha un nome e un cognome, Luana D’Orazio, morta in una fabbrica tessile in provincia di Prato. Questo il fatto: ci sono due operai, stanno lavorando, a un tratto uno di loro si gira e scopre che la giovanissima collega non c’è più, è stata inghiottita dalla macchina. E poi? Poi basta. Semplicemente, abbiamo nel terzo millennio un essere umano risucchiato dentro un macchinario, come 85 anni fa avveniva a Charlie Chaplin nella celebre sequenza di “Tempi moderni”.
Stefano Massini – scrittore/attore su “Anteprima Repubblica” del 4 maggio 2021
Raccolta fondi per la famiglia (leggi l’articolo)
La Sala Cross intitolata a Nicola Roccella, un medico speciale
E’ stata intitolata a Nicola Roccella, giovane medico scomparso improvvisamente pochi anni fa, la Sala cross – centrale remota soccorso sanitario che ha garantito il trasferimento dei pazienti covid-19 dalle terapie intensive in tutta italia a e anche all’estero.
La centrale cross ha sede a Pistoia presso la centrale operativa 118. Nicola roccella è morto a soli 39 anni, era medico soccorritore. La cerimonia è avvenuta alla presenza del babbo e della mamma, della compagna e del figlio Tommaso.
Il direttore della centrale operativa Piero Paolini ha detto di di aver interpretato il desiderio di tutti, medici, infermieri e volontari, nella decisione di dedicare la sala cross a Nicola un grande medico, appassionato del suo lavoro e dotato di profonda umanità.
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