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Dovber Marchette in mostra al Palazzo del turismo da sabato 25 maggio

Dovber Marchette in mostra al Palazzo del turismo da sabato 25 maggio
Una mostra di Dovber Marchette al Palazzo del Turismo di viale Verdi a Montecatini: è in programma dal 25 maggio (inaugurazione ore 18) fino al 19 giugno nella sala Leoncavallo.
Fondatore del movimento artistico "Pura", l'artista ebreo-americano DovBer Marchette, esplora idee uniche nel processo creativo da oltre 50 anni. Formatosi come scultore professionista, il suo lavoro rappresenta una vasta gamma di materiali e concetti del mondo dell'arte moderna. Attualmente DovBer lavora principalmente con la scultura in legno oltre che con pittura, disegno e fotografia. Ha studiato al Mass College of Art e al California College of Art e ha insegnato per sedici anni Studio Art e Storia dell'arte del 20th secolo all'Art Institute di Boston. Oltre a insegnare al college, ha sviluppato metodi unici di educazione artistica per bambini e adulti. Quando si tratta di creatività artistica, per Marchette, un'idea non è mai finita. Piuttosto modella il suo lavoro mentre il processo artistico continua. Non ha mai un'idea preconcetta di come sarà il risultato finale e lavora concettualmente fino al completamento del pezzo. Qualunque cosa creasse, cercava di renderla unica, spesso lavorando con materiali limitati disponibili al momento. Ha esplorato tutti gli aspetti dell'arte moderna, dal minimalismo e dall'arte concettuale all'espressionismo astratto e alle massicce sculture in acciaio. Due delle sculture di Marchette sono esposte permanentemente alla Josiah Haynes School e al Temple Beth El, a Sudbury, nel Massachusetts. 
Nel 1978, dopo aver ricevuto una sovvenzione federale, ha avuto l'onore di servire come artista residente presso il Museum of Fine Arts di Boston. Ha insegnato presso l'Art Institute di Boston. Con i suoi studenti, dopo la fine del Modernismo, creò un nuovo movimento chiamato “Pura”. Lo scopo di Pura era purificare la creatività dell’oggetto d’arte. Mentre insegnava all'istituto d'arte, DovBer e i suoi studenti produssero un gran numero di importanti installazioni temporanee: una passeggiata a croce dipinta in blu, verde e marrone; “The Vernacular” un ponte di corda lungo 900 piedi sospeso tra due alti edifici nel centro di Boston; e una stella a dodici punte fatta di corda che iniziava dal tetto del Boston Common Garage. DovBer Marchette aveva un legame particolarmente forte con Solomon (Sol) LeWitt, che fu fonte di ispirazione per Marchette nel campo dell'arte concettuale che rappresenta la Grande Idea (sebbene non fossero d'accordo su come questa idea dovesse realizzarsi). DovBer è dell'opinione che un'idea possa evolversi, crescere con il progetto, adattarsi e non finire mai veramente; Solomon no.
Ancora oggi al lavoro, Marchette si trova spesso nel suo studio a Brighton. Ha in programma mostre nei prossimi mesi sia negli Stati Uniti che all'estero. Una mostra si è tenuta a East Hampton nei mesi di giugno e luglio 2023, altra alla Goodnow Library a Sudbury (MA). Diverse mostre sono in programma in Italia, tra cui quella prossima ad essere inaugurata a Montecatini Terme. 
Dovber Marchette
Una mostra di arte digitale

Dal contemporaneo di livello nazionale di Florilegio Italiano all’iper-contemporaneo di Sorgenti Digitali il passo non è proprio brevissimo. Mondi diversi e distinti, tecniche diverse e distanti. Ma certamente un nuovo modo di espressione della creatività.
L’Amministrazione Municipale di Montecatini Terme si è mossa in modo coordinato, dando anche spazio a espressioni della cultura del territorio pure estranee ai circuiti accademici; e “contemporaneamente” dopo aver costruito un interessante “gabinetto delle arti grafiche e del disegno” ed aver innalzato la qualità della collezione permanente del Mo.C.A. esplora con questa iniziativa il mondo digitale, con una finalità di rendere omaggio alla città, città dalla connotazione “geologica” e quindi naturale, dove calore del nucleo terrestre e acqua sono elementi che danno contributo essenziale alle sorgenti termali: queste tematiche, attraverso l’arte digitale e le sue innovazioni, saranno il fulcro di questa mostra NFT (Non–fungible Token), creando esperienze immersive attraverso l’uso di immagini, video e suoni che aprono la possibilità di esplorare l’arte in maniera nuova ed interattiva con la Realtà Virtuale (VR) e la Realtà Aumentata (AR). Online galleries e musei virtual, streaming video arte, virtual Reality e augmented Reality: i media digitali consentono di creare esperienze immersive.
L’arte digitale cambia la cultura artistica con l’introduzione della tecnologia, l’utilizzo delle tecnologie digitali permette una diversa accessibilità e fruibilità dei beni culturali e allo stesso tempo crea sfide e opportunità per la conservazione e la valorizzazione degli stessi. Questa continua evoluzione tanto ha cambiato drasticamente la scena artistica odierna rispetto a quella di pochi anni fa, l’era digitale ha avuto enorme impatto sul modo in cui comunichiamo gli uni con gli altri e quindi su come consumiamo le arti. Il digitaleimpatta sempre di più sull’arte e le innovazioni tecnologiche permettono di comunicare l’arte digitale in modo sempre più efficace. 
In generale quindi, la tecnologia digitale ha permesso una maggiore espressione creativa e una nuova accessibilità alle opere d’arte, cambiando il modo in cui la l’arte digitale viene percepita e consumata. Si creano nuove forme d’espressione artistica come la video arte, l’arte generativa e l’arte interattiva, forme d’arte si servono di computer, software e dispositivi digitali per creare opere che esplorano i nuovi possibili modi di esprimere l’arte. 
La tecnologia digitale ha incentivato l’interazione tra artisti e pubblico. Con l’arte digitale interattiva, gli spettatori possono partecipare attivamente alla creazione dell’opera stessa, modificando o reagendo alle sue caratteristiche. Un modo per essere sempre più coinvolti nella creazione di un patrimonio condiviso e che sia al passo con i gusti e le esigenze del pubblico contemporaneo.
Considerato che il comune di Montecatini Terme sta da tempo portando avanti uno sviluppo notevole delle sue collezioni di arte contemporanea per incentivare coinvolgere e sensibilizzare il pubblico e la cittadinanza anche quella più giovane il comune decide di fare un ulteriore step e portare per la prima volta l’arte digitate a Montecatini Terme. Il panorama artistico Italiano è molto avanti sul piano dell’arte digitale, numerosi sono gli artisti italiani che si stanno affermando ad alti livelli internazionali. 
Vediamo in rapida sintesi coloro che sono stati coinvolti in questa iniziativa del Comune di Montecatini Terme, coordinati dalla curatela di Simone Sensi.
Mitch Laurenzana artista modenese che lavora con l’intelligenza artificiale potrebbe portare nel progetto gli IN-Human esseri entità volti privati della perfezione estetica che riflettono l’animo umano e che si possono sviluppare sia su grandi tele che su supporti digitali di vario tipo, schermi, videowall, proiezioni.
Michelangelo Bastiani artista toscano che lavora da tempo con la tecnologia degli ologrammi e la riproduzione realistica degli elementi, fuoco e acqua attraverso proiezioni iperrealistiche.
Paolo Treni vive e lavora in Lombardia e concepisce l’opera come un processo alchemico di trasformazione della materia grezza e sorda in un composto sublimato e luminoso. Usa, infatti, laser, smalti, pigmenti e vernici per trasformare delle comuni lastre di plexiglas in superfici che catturano e irradiano la luce, modulandola sulle cangianti frequenze dello spettro cromatico.
Alessandro D’Aquila abruzzese attualmente residente a Milano, utilizza il linguaggio Braille come protagonista della sua ricerca artistica. La scelta di utilizzare un linguaggio non pensato per essere visto, ma dalle potenti proprietà grafiche, nasce dalla volontà di portare alla luce temi spesso non più oggetto d’attenzione e dalla necessità di portarne perciò di nuova attraverso la fantasia e l’intuito, andando oltre le parole e trovando risposte dentro ciò che può sembrare solo un limite.

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