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Le parole della domenica al tempo del virus, abbiamo l’occasione di osservare il mondo con occhi diversi

Le parole della domenica al tempo del virus, abbiamo l’occasione di osservare il mondo con occhi diversi

Marzo se n’è andato, ma non si è portato via la pandemia che sta facendo soffrire l’Italia e il resto del mondo. Si sta per entrare nella settimana di Pasqua ma la nostra Quaresima proseguirà oltre. Ci vorranno altre settimane di isolamento prima di tornare alla normalità.
Così, abbiamo continuato a cercare – nel web e fuori – parole che possano darci un segno di speranza e che rasserenino un po’ il nostro cuore. Per chi voglia leggere e soprattutto riflettere.
(a cura di Mauro Lubrani)

Bill Gates

PANDEMIA: LE RESPONSABILITA’ DEI LEADER

In qualsiasi crisi, i leader hanno due responsabilità altrettanto importanti: risolvere il problema immediato e impedire che si ripeta. E a questo proposito la pandemia Covid-19 è un ottimo esempio. Il mondo oggi ha bisogno di salvare vite umane anche migliorando il modo in cui rispondiamo alle epidemie in generale. Il primo punto è più urgente, ma il secondo ha conseguenze cruciali a lungo termine.

Bill Gates

LA CANZONE “IL POVERO E LA CARPA”

La canzone “Il povero e la carpa” (interpretata dal gruppo gli “Artemini” di Prato che fa spettacoli di beneficenza) è la storia di un mondo normale, sano, la storia che stavamo vivendo fino a poche settimane fa. In questo mondo normale un uomo comune come lo siamo noi cerca se stesso e alla fine riesce a trovarsi. E’ quello che tutti noi speriamo, riuscire a trovare un mondo migliore di quello che stiamo vivendo. E sicuramente ci riusciremo. Sarebbe bello vivere un nuovo Umanesimo dove l’uomo è al centro del mondo: di tutte le cose misura è l’uomo, di quelle che sono, per ciò che sono, di quelle che non sono per ciò che non sono”.

Umberto Langianni – medico

RONDINE, LA CITTADELLA DELLA PACE

“Rondine Cittadella della Pace” (Arezzo)

Stiamo affrontando una crisi globale e l’Italia ne è stata profondamente colpita, ma sta reagendo con serietà e coraggio. E anche Rondine, in un momento così complesso, ha limitato al massimo le attività lavorative cercando tuttavia di garantire tutto il supporto necessario ai giovani che hanno scelto di affidarci la loro formazione. Tutti i nostri sforzi sono concentrati nel prenderci cura di loro e della comunità che li circonda.

Siamo tutti impreparati ad affrontare questa crisi ma è più che mai necessario sopperire a quella distanza che ci impone la responsabilità e la legge stringendo con maggior impegno e cura il legame della relazione anche quando è necessario coltivarla virtualmente.

Quando il lavoro sulle relazioni è intenso, voluto, conquistato, è capace di generare habitat relazionali generativi ovunque, in ogni situazione. E’ una grande sfida umana ed emotiva quella che stiamo vivendo ma siamo certi che la supereremo insieme con pazienza, coraggio e responsabilità.

Restiamo al sicuro nelle nostre case, ma rimaniamo vicini: unisciti a noi, scrivici sui social, contattaci per email. Rondine c’è e torneremo presto ad abbracciarci!

Franco Vaccari – Presidente di “Rondine Cittadella della Pace”

OSSERVARE IL MONDO CON OCCHI DIVERSI

Da anni gran parte dell’umanità pur abitando la terra non la viveva… abbiamo creato una realtà virtuale pensando, con la nostra intelligenza, di imporla a tutto il genere umano e più che altro di riuscire a dominarla! Poi una cosa circa 600 volte più piccola del diametro di un capello umano ci ha fermati… forse in tempo per riflettere ed uscirne totalmente diversi… auguriamicelo perché, altrimenti, diventeremo un altro passaggio dell’evoluzione della specie!
Questo non vuole essere un richiamo a “ricordati che devi morire”… che ora si trasforma in “attento che stai per sparire”: il messaggio che ci è stato inviato è comunque positivo!
Il virus ci sta facendo vivere come degli astronauti, reclusi in un microcosmo domestico, e ci sta dando la possibilità di osservare il mondo con occhi diversi. A tutti sono arrivate le immagini dai satelliti della drastica riduzione dell’inquinamento, le foto ed i video dei delfini nella laguna veneta… dei daini che scorrazzano liberi per le strade di un paese,  ecc… Quando ci sarà data la possibilità di riprenderci le nostre libertà vedremo città più pulite ed aprendo i  polmoni… potremmo riscoprire il profumo dell’aria aperta!
È vero: viviamo in un mondo meraviglioso ed artificialmente complesso… ma oggi ci viene data la possibilità di riscoprire la bellezza della semplicità e di tornare ai valori fondamentali: solidarietà, uguaglianza, rispetto e responsabilità. Dobbiamo metterli al centro del nostro agire comune: nessuno si deve sottrarre o tollerare reticenze! 
Ogni piccolo gesto di ciascuno di noi produrrà quel grande cambiamento che la natura ci chiede!

Salvatore Pagliai – bancario

IL CORONAVIRUS E LE SUE METAFORE

Siccome il linguaggio e le metafore ritagliano l’orizzonte che riusciamo a vedere… “La metafora del paese in guerra e del singolo malato-eroe è particolarmente rischiosa nell’emergenza che stiamo vivendo oggi. Ogni giorno che passa ci accorgiamo che il Covid-19 non conosce confini e richiede una risposta unitaria a livello globale. Parlare di guerra, d’invasione e di eroismo, con un lessico bellico ancora ottocentesco, ci allontana dall’idea di unità e condivisione di obiettivi che ci permetterà di uscirne. Abbiamo urgente bisogno di nuove metafore e di nuove parole per raccontarci i giorni che stiamo vivendo; quelle vecchie rischiano di trasformare in un incubo non solo il presente ma anche, e soprattutto, il futuro che ci aspetta”.

Marco Tortelli – giornalista

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