Gran premio di Ferragosto al Sesana: trionfo a sorpresa per Vincerò Gar nella finale rinviata per pioggia
Un temporale ha fermato – per la prima volta nella storia dell’ippodromo Sesana di Montecatini- il 70° ‘Gran Premio Città di Montecatini’ di Ferragosto. Come, il giorno successivo, è accaduto al Palio di Siena.
E non è mancato un esito a sorpresa nella serata del giorno dopo di recupero della finale davanti ad oltre 1500 spettatori che sono entrati gratuitamente ed hanno potuto assistere allo spettacolo dei fuochi d’artificio a fine riunione.
La finale si è svolta secondo il canovaccio previsto: Diamanten in testa e Vernissage Grif in pressing asfissiante (56.4 metà corsa), ma ad approfittare al meglio dello schema è stato quel diavolo di Pietro Gubellini con Vincerò Gar (nella foto di Rosellini/Snaitech): il cavallo aveva corso benissimo in batteria, ma la seconda fila sembrava pregiudicarne la chance. E invece proprio la scelta del 7 si è rivelata il primo, decisivo passo per questa affermazione, perché Vincero’ Gar ha assistito al “match” da una posizione privilegiata, terzo in corda, ha trovato la destra libera sul penultimo rettilineo e ha così preso la scia di Vernissage Grif al mezzo giro finale e infine in retta ha proposto gli argomenti migliori, svettando a media di 1.11.3.
Una “magata” di Pippo Gubellini, d’altronde un pezzo forte del repertorio del driver milanese. Vincerò Gar è il pupillo di scuderia, è tornato in piena efficienza e quest’anno di soddisfazioni al “piccolo diavolo” ne ha già regalate tante. Cokstile ha trovato un varco in retta e lì si è prontamente lanciato, ma Vincerò Gar veniva più forte e il norvegese ha chiuso secondo. Diamanten ha salvato il terzo posto dal finale di Dumbo e Blackflash Bar, che hanno mosso sull’ultima curva per corsie proibitive e sono finiti a ridosso dei primi, precedendo Vernissage Grif: il campione ha dovuto “abdicare” in retta ma ci ha provato con la consueta generosità, regalando spettacolo agli appassionati.
La corsa spettacolo
Una corsa che nell’ultimo mezzo secolo si è molto trasformata, diventando un appuntamento irrinunciabile, uno spettacolo speciale in pista e sulle tribune. Nel 1973 venne la prima intuizione di spostarla a Ferragosto, poi Vanni Parenti, grande manager ippico, ebbe l’idea di farla diventare una sfida con due batterie e poi la finale.
Senza dimenticare i grandi protagonisti del Gran premio: Wayne Eden rapito nel 1975 dopo il trionfo; nel 1977 fu la volta di Delfo, sceso a Montecatini fresco vincitore del campionato del mondo in America, che richiamò oltre 15mila spettatori ritenuto il record dei record per tutti gli ippodromi italiani.
Parlando di record non si possono non ricordare le sette vittorie conquistate da Vivaldo Baldi, di cui l’ultima nel 1980 con The Last Hurrah, definito dallo stesso driver un cavallo a cui mancava solo la parola.
Il Gran Premio 2022
Pronte le batterie per la grande sfida. Nella batteria A spicca il nome di Vernissage Grif, dopo aver vinto le ultime due edizioni il genio ribelle di Gennaro Riccio tenta il tris stabilito da pochissimi cavalli nella storia del gran premio. Nell’edizione 2019 la vittoria fu di Arazi Boko con Alessandro Gocciadoro, mentre nel 2020 e nel 2021 lo stesso driver si è ripetuto con Vernissage Grif che si è imposto sia nella propria batteria eliminatoria sia nella finale, con il record della pista e della corsa con la media di 1’10’4 (leggi l’articolo).
Il protagonista più atteso della batteria della quarta corsa è il varennino biondo ma Akela Pal Ferm è in forma smagliante e con un buon numero può animare la situazione, Vincerò Gar è un altra pedina fondamentale di questa edizione perchè da inizio anno ha un bel secondo nel Ponte Vecchio a Firenze e due successi classici (Grassetto e Renzo Orlandi) così come il norvegese Chief Orlando alla sua seconda partecipazione che ad inizio luglio è secondo nel gp Riccardo Grassi a Cesena dietro Akela. Bolero Gar non sta attraverso il miglior periodo ma è tornato appositamente dalla Francia per correre.
La batteria A non ha un nome nettamente superiore agli altri, partiamo dall’ospite svedese Diamanten di proprietà del campione di hockey Ken Frosberg allenato da Bjorn Goop, in carriera vince quasi 900 mila euro con il record di 1.09.8 stabilito nel 2020 si annuncia come il rivale di punta di Vernissage ma occhio al globetrotter Cockstile che anche quest’anno ha aggiunto al curriculum due allori importanti come il Bourgogne a Vincennes ed il Finlandia-Ajo a Verno. Atik Dl apparentemente meno chiacchierato ma comunque in corsa per la finale. Per quanto riguarda gli allenatori Alessandro Gocciadoro anche quest’anno in pole position con sei pedine, per la Toscana Gennaro Casillo conferma la sua presenza nei piani dell’ippica con due ottime pedine, Enrico Bellei in corsa con Achille Blv e Massimo Barbini schiera Valzer Di Poggio.
Il premio Nello Bellei, invece, è in calendario sabato 10 Settembre in chiusura di stagione.
La novità di quest’anno per il pubblico è che per accedere in ippodromo durante le giornate di corse è previsto un biglietto di 5 euro per gli adulti, mentre per i minori è sempre gratuito.