Giorno della Memoria, il Comune ricorda oggi l’80* anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Il Comune di Montecatini per celebrare questo 80esimo anniversario ha scelto di organizzare un incontro alle ore 11 del 27 Gennaio nella sala consiliare del Palazzo Comunale di viale Verdi, con letture, riflessioni e testimonianze. L’incontro (ingresso libero e gratuito) è aperto alla cittadinanza e alle scuole della città e la Giunta Comunale invita tutti a partecipare con la propria presenza perché resti la memoria di certi fatti e si contribuisca affinché certe barbarie non possano ripetersi.
È un’opportunità per educare le nuove generazioni sui pericoli dell’odio e dell’intolleranza, e per promuovere valori di rispetto, dignità e pace.
Ricordiamo – conclude la nota del Comune – che la memoria è un dovere collettivo e che, attraverso la conoscenza e la consapevolezza, possiamo costruire un futuro migliore, libero da discriminazioni e violenze. Insieme, continuiamo a mantenere viva la memoria e a lavorare per un mondo più giusto.
Il professore Bruno Ialuna ripercorrerà dunque la storia toccante della famiglia D’Angeli, deportata ed eliminata ad Aushwitz. Nel 2022 sono state posate in loro memoria cinque pietre di inciampo in viale Grocco dove si trovava il ghetto e vivevano i D’Angeli. Dei quali, ricerche storiche hanno permesso di venire a conoscenza che la famiglia, sfollata in Montecatini, si era sentita sicura e protetta sino al 1942. Il padre Mario impiegato e la madre Renata “atta a casa”, con il figlio Carlo e la nonna paterna Clara Rosa Modigliani.
In piena guerra, a Montecatini, Renata partorisce il secondogenito Massimo, in casa, assistita dalla ostetrica Emma Giannoni. Il piccolo viene registrato prima in Comune (in atto di nascita già riconosciuto “di razza ebraica” quindi con famiglia schedata in prefettura) poi battezzato cristianamente forse, ma non è certo, nella parrocchia di S. Antonio. Tutti e cinque i membri della famiglia furono arrestati a Montecatini Terme il 5 novembre 1943, deportati ad Auschwitz e lì assassinati il 14 novembre dello stesso anno. Lunedì, oltre a Ialuna, Interverrà la signora Gina Vieri, che porterà la testimonianza di quanto accaduto al padre Ferdinando Vieri, vittima delle deportazioni del 1943. Ci saranno il sindaco Claudio Del Rosso, la vice sindaco Beatrice Chelli e l’assessore alle politiche sociali Jessica Zucconi. Parteciperanno all’incontro gli alunni del comprensivo Chini.