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Femminicidio ai Bagni: la morte dei cantanti-amanti Renata Carpi e Rodolfo Giglio il 1° agosto 1918

Femminicidio ai Bagni: la morte dei cantanti-amanti Renata Carpi e Rodolfo Giglio il 1° agosto 1918

Al Teatro Apollo dei Bagni di Montecatini è prevista una serata speciale di Varietà. Siamo nel pieno della stagione estiva dell’anno 1918, la Grande Guerra sta per emettere gli ultimi, esaltanti verdetti. I sette teatri della famosa località termale, ormai inarrestabile nella sua crescita, sono stipati all’inverosimile. In un albergo cittadino, l’Hotel Europe di piazza Umberto I, a due passi dalla stazione ferroviaria, si ritrovano in quei giorni di fine luglio due celebri vedettes della rivista italiana, la romana Renata Carpi e il napoletano Rodolfo Giglio.
Sono i loro pseudonimi, con questi nomi d’arte li conoscono le folle plaudenti di ogni parte d’Italia, sono due figli del popolo che ce l’hanno fatta a emergere, lui garzone di panettiere a Napoli, lei sartina a Roma. Allora si chiamavano Costanza e Niccola: si sono accorti entrambi di avere un aspetto piacevole e una voce accattivante, non serviva tanto di più allora per avere successo, e forse i tempi non sono cambiati poi molto.

Nata a Genzano di Roma nel 1882 da Salvatore e Matilde Toti, Paolini Costanza (in arte con il nome di Renata Carpi

Sono stati compagni di lavoro e amanti, come spesso capitava e capita nel mondo dello spettacolo; poi le carriere e le vite si sono separate. Il successo di Renata era diventato travolgente, tanto da farla ingaggiare dai più famosi teatri come il Salone Margherita di Roma, il Trianon di Milano, il Politeama di Napoli. Poco più che trentenne ama i gioielli e i bei vestiti, e si è scelta così uno spasimante più facoltoso; lui nonostante i suoi trentotto anni è stato richiamato e deve partire per il fronte. Ma vuole ancora tentare di ricostruire il rapporto con Renata e così si precipita da Firenze ai Bagni e la implora. 
Nella camera dell’Hotel Europe, non nella Locanda Maggiore o alla Pace, cioè nei locali più a la page dei Bagni, ma in un dignitoso, più modesto locale vicino al Teatro Apollo dove la cantante è di scena, subito al di là della chiesa, si sta consumando un dramma della gelosia che ha per interpreti questi celebri divi dello spettacolo. Rodolfo ha comprato una pistola a Firenze e mette in pratica il suo piano impietoso: se Renata gli dirà nuovamente di no, la farà finita, con lei e con se stesso.

Così la mattina del primo agosto 1918 la cameriera dell’Hotel Europe ai Bagni di Montecatini troverà solo due corpi esanimi in quella cameretta. L’impresario del teatro Apollo che si è scomodato per portare la paga alla cantante trova carabinieri, giornalisti e curiosi davanti all’albergo. I giornali dell’epoca dettero una stringata notizia dell’episodio, solo le gazzette della cronaca artistica ci ricamarono sopra, ma per poco tempo. Quelli che oggi chiamiamo con neologismo terribile e orrendo femminicidi allora erano all’ordine del giorno in ogni strato della società, i poveri diavoli usavano i coltelli, i borghesi e gli aristocratici la pistola.
Certo, qualcuno a quel tempo e con un volo di fantasia avvicinò la sorte dei due amanti italiani a quella ben più nota di Rodolfo d’Asburgo e Maria Vetsera a Mayerling: ma Costanza e Niccola erano soltanto due semplici popolani diventati famosi, che incontrarono il loro amaro destino in una calda notte estiva, dentro un anonimo piccolo albergo dei Bagni di Montecatini.    
Roberto Pinochi

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