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Parole della domenica, ma la Regione non può acquistare il Tettuccio?

Parole della domenica, ma la Regione non può acquistare il Tettuccio?

Montecatini ha bisogno di ritrovare una strada maestra per il suo turismo per uscire da una lunghissima crisi acuita naturalmente dal Covid. Si era parlato, tra l’altro, di due possibilità per dare respiro alle difficoltà croniche delle Terme in procinto di entrare nel Patrimonio mondiale dell’Umanità (leggi l’articolo): l’acquisto da parte della Regione dello stabilimento Tettuccio e dell’Excelsior dalla Fondazione Cassa di Risparmio nell’operazione “Uffizi diffusi”.
Però, ultimamente è emerso che la Regione non potrebbe comprare il Tettuccio dalle Terme con un investimento di circa 11,5 milioni di euro dal socio di maggioranza. Il parere negativo sarebbe giunto dalla Corte dei Conti della Toscana. Però, emerge al tempo stesso un’altra evidenza: di fatto il Tettuccio è già di proprietà della Regione che detiene il 67% delle quote. Quindi, perché la Regione non può intestarsi il Tettuccio cedendo quote di azioni al Comune?
La stessa Regione ora sembra decisa a pubblicare un bando di vendita delle quote societarie di sua proprietà, in seguito all’interessamento di un gruppo straniero.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona domenica 
(a cura di Mauro Lubrani)

Fiuggi punta sul lusso per il rilancio

Palazzo Fiuggi fu costruito nel 1913 in perfetto stile liberty

Mentre Montecatini cerca ancora una strategia per risollevarsi, c’è chi ha già concretizzato progetti e programmi. E’ il caso di Fiuggi, dove da meno di un mese è stato riaperto Palazzo Fiuggi con l’obiettivo è diventare «un’icona del turismo della salute e del benessere in tutto il mondo». Si tratta della nuova scommessa di Lorenzo Giannuzzi, amministratore delegato e direttore generale del Forte Village. Palazzo Fiuggi è un hotel cinque stelle lusso e medical Spa che parte dal restauro conservativo di un edificio del 1913, nato per essere l’albergo più elegante di Europa (fu il primo con una piscina), in perfetto stile liberty. Sulla facciata e nei saloni tornano a splendere gli affreschi dell’epoca, così come sono stati valorizzati i larghi corridoi e le terrazze, i marmi di Carrara, i 54 lampadari di Murano e i parquet originali. Nel tempo l’hotel ha ospitato Vittorio Emanuele III, Marconi, la Duse, Picasso, Ingrid Bergman. 
Oggi, dopo un investimento da 30 milioni di euro, il Palazzo è stato rilanciato come un’oasi esclusiva dedicata a chi cerca salute e benessere con 150 dipendenti che dovrebbero arrivare a 200.
da “Il Corriere della Sera”

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