Parole della domenica, apre un nuovo centro termale a Salsomaggiore. I fratelli Quadrio Curzio si erano interessati anche a Montecatini
Mentre a Montecatini siamo praticamente in una fase di stallo, in attesa del nuovo bando per la vendita degli stabilimenti termali , ci sono realtà storiche del termalismo che danno segni di ritrovata vitalità. È il caso di Salsomaggiore dove il famoso Gruppo QC – come riportato da importanti organi di stampa nazionali – prima delle feste natalizie aprirà il nuovo centro termale nel Palazzo delle Terme Berzieri , considerato un gioiello liberty e Art Decò pieno di fascino.
Il centro potrà accogliere 700 ospiti in contemporanea e offrirà una vasta gamma di servizi ed esperienze nell’ambito del benessere termale . I proprietari di QC Terme sono i fratelli Saverio e Andrea Quadrio Curzio che hanno creato il Italia e nel mondo una catena di centri termali molto belli, considerati all’avanguardia nel settore del benessere termale.
Tra l’altro, si erano interessati anche alle Terme di Montecatini, ma, come tanti altri, non hanno ritenuto di investire qui.
Giuseppe Romano – post su Facebook del 17 novembre 2025
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
Sos commercio, il tracollo dei negozi in Toscana

In Italia ci sono 105 mila negozi sfitti, 140 mila hanno chiuso negli ultimi 12 anni, e secondo un’indagine di Confcommercio da qui al 2035 chiuderà una bottega ogni cinque oggi in attività, un fenomeno nazionale che coinvolge anche la Toscana. Con l’emorragia di negozi che avverrà in tutte le città capoluogo di provincia, da Firenze (-20%) a Pistoia (-27%) con solamente i ristoranti che continueranno ad aumentare di numero, a scapito anche dei bar. Mentre gli alloggi ad affitto breve e B&B raddoppieranno quasi, a fronte di un calo degli alberghi ed hotel.
L’indagine dell’ufficio studi di Confcommercio nazionale ha fotografato la situazione a ottobre in tutta Italia e la Toscana è quinta nella classifica del numero assoluto di negozi sfitti (8.621) e solamente nona nella classifica di negozi sfitti in percentuale, ma comunque con il 19% del totale delle attività commerciali e sopra la media italiana di quattro punti percentuali.
E analizzando nel dettaglio le previsioni città per città — in assenza di politiche di rigenerazione urbana e di sostegno a botteghe e mercati tradizionali — emerge un crollo generalizzato delle botteghe e delle attività commerciali. Diverse però le previsioni: si va da un -16,6% di Prato al -27% di Pistoia e Arezzo, con nel mezzo gli altri capoluoghi fino al -25% di Lucca, cali che si verificheranno anche nelle poche città toscane in cui la popolazione aumenterà al 2035, come nel caso di Siena, Prato o Grosseto.
Lo studio infine sottolinea anche che al 2035, in tutta Italia, i bar faranno segnare un -17,7%, i ristoranti +15,5%, gli hotel -8,7%, le attività di vendita on line di ogni tipo segneranno un +101,6%, e gli alloggi di ospitalità non alberghiera saranno +81,9%. Insomma una rivoluzione che accentuerà i fenomeni già in atto e accelerati dall’overtourism.
La giornata contro la violenza sulle donne

È legittimo sentirsi un po’ sopraffatti dal fiume di parole e di iniziative messe in campo per celebrare la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre. Ma forse è utile fermarsi a riflettere sui dati sciorinati dall’Istat ieri, alla Conferenza internazionale sul femminicidio di Roma. Una donna su tre nel nostro Paese ha subito almeno una volta una qualche forma di violenza, la metà dal proprio partner. Sono insomma circa 6 milioni e 400mila (il 31,9%) le donne italiane dai 16 ai 75 anni di età che hanno vissuto l’esperienza di una violenza fisica o sessuale a partire dai 16 anni. Il 18,8% ha subìto violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali; tra queste ultime, a subire stupri o tentati stupri sono il 5,7% delle donne. La maggior parte delle violenze avviene all’interno della sfera affettiva: parenti, amici, colleghi, conoscenti. Da mariti e compagni si subisce anche violenza psicologica (17,9%) ed economica (6,6%). Il dato più inquietante è quello che riguarda l’aumento delle violenze subite dalle giovanissime (16-24 anni), spiegabile in parte dalla crescita delle denunce e di ricorsi ai Centri antiviolenza e ai servizi specializzati. L’articolo di Alessia Guerrieri.
Avvenire – 22 novembre 2025
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