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Giornate del Fai: sabato 14 e domenica 15 visite a Ponte Buggianese e a Lamporecchio

Giornate del Fai: sabato 14 e domenica 15 visite a Ponte Buggianese e a Lamporecchio

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano, per la dodicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana – animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione – saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italiaspesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).

Ecco le aperture della Valdinievole:

A PONTE BUGGIANESE
Piazza del Santuario, 17
SABATO 14: 09:30 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
DOMENICA 15: 9:45 – 11:00  
Visite con partenza ogni mezz’ora  
Visita guidata speciale con una guida d’eccezione: Emanuele Barletti, storico dell’arte e dell’architettura. Curatore scientifico del museo e archivio di Pietro Annigoni e della collezione d’arte della Fondazione CR Firenze.
La visita speciale sarà sabato 15 ottobre alle ore 10, con una durata prevista di 50 minuti, aperta a tutti con contributo libero a partire da 5€. posti limitati, prenotazione non prevista. gli ISCRITTI FAI e chi si iscrive in loco, come in tutti i luoghi aperti, avranno la priorità nelle code.
Giunti nel piccolo centro storico di Ponte Buggianese per la vecchia strada che proviene da Chiesina, dopo aver attraversato il ponte sulla Pescia, il portico della seicentesca pieve di San Michele Arcangelo accoglie l’odierno visitatore. Un tempo offriva riparo ai viandanti di quelle terre strappate al Padule di Fucecchio, ai pellegrini che si recavano a chieder grazie all’immagine miracolosa’ della Madonna del Buonconsiglio, ancor oggi venerata sull’altare barocco situato nella cappella al termine della navata destra.
Edificio costruito nei primi anni del 1500 dedicato a S. Giuseppe, in origine era un piccolo oratorio, ma con l’aumento della popolazione nel 1628 venne deciso di ristrutturarlo allargando la sua struttura e cambiando l’orientamento della facciata da mezzogiorno a ponente. Nella seconda metà dell’800 vennero effettuate anche altre modifiche. Nel 1643 venne concesso alla chiesa di Ponte Buggianese da parte del Vescovo di Pescia, Mons. Ricci, un Fonte Battesimale in pietra e marmo che attualmente si trova nel piccolo Museo parrocchiale vicino alla chiesa dato che venne spostato per far posto ad un affresco del Maestro Annigoni nel 1973.
Nulla della facciata, dal sobrio linguaggio bicromo con colonne tuscaniche e frontone in pietra serena, lascia presagire dell’atmosfera interna: una volta entrati, la coinvolgente declamatoria di Pietro Annigoni (1910-1988) svela, come inatteso miracolo, le verità di fede attraverso il suo più completo ciclo di affreschi, eseguito fra il 1967 e il 1984. L’antefatto fu la rimozione, nel 1959, del vecchio organo dalla controfacciata della navata centrale: la parete, rimasta desolatamente vuota fece sorgere il desiderio di una decorazione a fresco; il dibattito in parrocchia sull’artista a cui affidarla si concluse nel 1967 a favore di Pietro Annigoni, pittore di fama mondiale ed ancorato ad una rigorosa figuratività, tanto da essere il ritrattista ufficiale della famiglia reale inglese. Il Maestro eseguì una “Deposizione e Resurrezione” di tale potenza plastica ed evocativa che lo spinse insieme ai suoi allievi, a continuare il lavoro (gratuitamente) realizzando ulteriori affreschi negli altri spazi vuoti della chiesa. I personaggi ritratti da Annigoni sono caratterizzati da una marcata espressività e da una cura dei dettagli fortemente mirata a svelare le loro tensioni emotive e il dramma della loro umanità.
L’apertura nelle Giornate FAI d’Autunno della chiesa di San Michele Arcangelo, prevede, oltre alla visita guidata attraverso il percorso consueto, la scoperta di un ambiente eccezionale, normalmente non fruibile, la sacrestia. In essa, gli iscritti FAI o chi vorrà iscriversi in loco, avranno l’opportunità di ammirare le sinopie preparatorie per la realizzazione degli affreschi della chiesa. Il lavoro fu eseguito da Pietro Annigoni con la collaborazione dei suoi allievi, oggi affermati artisti, tra cui Romano Stefanelli e Silvestro Pistolesi.
Luogo accessibile a persone a ridotta mobilita e con possibilità di visite in lingua Inglese

VERSI IN GIARDINO
Via colmate del cerro, 15
SOLO DOMENICA 15: Visite con partenza alle ore 10:00 – 11:30 – 15:00 – 16:30
Luogo solitamente chiuso al pubblico perché di proprietà privata: gli ISCRITTI FAI e chi si iscrive in loco, come in tutti i luoghi aperti, avranno la priorità nelle code.
Il giardino di Paola si trova all’estremità meridionale della provincia di Pistoia dove la campagna toscana si distende verso il Padule di Fucecchio, un’area palustre di grande valore ambientale, storico e paesaggistico. Interamente pianeggiante il giardino si inserisce nel contesto di campi e coltivazioni che lo circondano e che rappresentano la tradizionale vocazione rurale di Ponte Buggianese.
Questo giardino rappresenta per la proprietaria una naturale evoluzione delle profonde radici rurali  delle generazioni che fin dall’800 si sono succedute: una casa colonica nel cuore della campagna toscana circondata da campi. Paola, storica dell’arte con specializzazione in restauro di giardini storici, ha voluto rispettare questo luogo e la sua storia. Ha scelto infatti di innalzare l’apparente umiltà di alcune essenze arboree verso una bellezza volta, prima di tutto, a suscitare armonia. Lo ha realizzato recuperando varietà dimenticate, lasciando che quell’ambiente, ed i suoi trascorsi, le dettassero gli opportuni inserimenti ed accostamenti.
Il giardino, situato in aperta campagna, è stato concepito come un prolungamento della abitazione, ove vere e proprie “stanze a cielo aperto” dilatano lo spazio vivibile. Varcando il cancello inizia un viaggio, una sinfonia di profumi e colori grazie alle essenze provenienti da vari angoli del mondo: dal Sud Africa Tulbaghia violacea, dal Sud America salvie ornamentali,  dall’estremo bacino mediterraneo Teucrium fructicans e Phlomis fruticosa oltre alle immancabili essenze di antica memoria quali rosmarino, mirto, alloro e melograno.La natura viene lasciata libera di esprimere la propria forza dando spazio a volumi e forme peculiari.  Il giardino si intreccia con l’orto grazie ai flessuosi rami della rosa ‘Sally Holmes’, una rosa moderna creata nello scorso secolo, associata ai profumi intensi delle aromatiche. In un piccolo angolo segreto sono raccolte erbacee primaverili; un luogo dove meditare e ammirare la natura poiché come sosteneva la famosa gardener Gertrude Jekyll, lo scopo di un giardino è «fornire gioia e ristoro alla mente».
Un viaggio per la mente tra i colori dell’autunno accompagnato da letture e poesie animeranno il giardino privato di Paola normalmente non aperto al pubblico. In occasione della giornata del 15 ottobre 2023 proponiamo ai visitatori la realizzazione di un piccolo viaggio nell’armonia del suo spazio verde. Alcune suggestioni poetiche indurranno a momenti di sosta e riflessione offrendo così la possibilità di cogliere non solo i profumi, i colori, il carattere delle essenze naturali presenti, ma  anche lo spirito e la passione con le quali sono state scelte, accostate l’un l’altra e, infine curate e custodite. Un percorso insomma che intreccia contenuti botanici con la storia personale di chi lo ha costruito: il periodo autunnale accentuerà questa dimensione di intimità e di ascolto che si assopisce in vista del riposo invernale.

A LAMPORECCHIO
UN’AGRICOLTURA PIÙ SOSTENIBILE: RACCONTI DAL FRANTOIO
Via Giugnano, 83 (Azienda Agricola La Dispensa)
SOLO SABATO 14: 9:30 – 18:00 (ultima visita alle 17:30)Visite speciali: Con la guida del proprietario alla scoperta della produzione dell’olio della raccolta 2023, delle soluzioni ecosostenibili della tenuta, curiosità e tanto altro per una visita di un ora circa. Si conclude con una piccola degustazione dell’olio appena franto.
Partenza alle ore 10, alle 12 e alle 16, con contributo suggerito a partire da 5€ per persona. Visita aperta a tutti con precedenza a gli iscritti FAI. Se non sei ancora iscritto, fallo in loco e non paghi il contributo alle visite!
Sulla via di Giugnano , che collega San Baronto con Lamporecchio e Larciano snodandosi fra le tipiche colline del Montalbano, si erge una grande colonica in pietra a tre piani che risale al 1700 e che un accurato restauro ha riportato all’ antica austera bellezza.Immersa nell’ombra scura dei lecci e del verde argenteo degli ulivi domina la pianura sottostante dove ben si distingue in lontananza la villa Rospigliosi di Spicchio a cui era collegata da una strada vicinale che passava dalla chiesa di San Baronto.
Un tempo appartenuta alla nobile famiglia dei conti Manni, che qui possedevano 47 poderi ed il castello di Carraia, é ora sede de ” La Dispensa” , di Stefano Spinelli, azienda agricola che, mutatis mutandis, continua a pieno titolo la tradizione toscana delle vill-fattoria.In un contesto agricolo di circa 19 ettari costituito da 3.000 piante di olivo, pascolo e bosco trovano un posto privilegiato la stalla e il frantoio.
La stalla é stata ristrutturata tenendo in considerazione funzionalità e benessere animale ed ospita , al momento, circa 200 pecore di razza Assaf. Queste sono allevate per la produzione di latte seguendo una gestione che media modernità e tradizione. Il latte prodotto ( circa un l al giorno per capo ) viene trasformato in formaggio, ricotta e yogurt nel caseificio situato al piano campagna del casolare.Il frantoio, tecnologicamente dotato per produrre olio biologico sia da oliva intera che denocciolata, é stato ricavato nel vecchio fienile.
Sono molte le scelte che possono rendere un’azienda agricola più sostenibile. Ciò che distingue La Dispensa é il principio generale  di rispetto ambientale su cui si basa la gestione della produzione e di tutta l’azienda, principio che si fonda su tecnologie e soluzioni quali:un impianto fotovoltaico da 20kw esposto sulla falda sud della stalla, un articolato impianto di depurazione ( fanghi attivi e fitodepurazione) una caldaia a biomassa per la produzione di acqua sanitaria e riscaldamento alimentata con gli scarti vegetali dell’azienda stessa quali cippato e nocciolino di sansa il riciclaggio sia della sansa usata come ammendante negli uliveti o integrazione nel mangime delle pecore.Durante le visite sarà possibile anche scoprire la produzione dell’olio biologico sia da oliva intera che denocciolata, ricavato nel vecchio fienile. Seguirete le due fasi a ciclo continuo con spremitura a freddo, fino al recupero della sansa.

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