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Addio a Gina Lollobrigida, la Fatina turchina più bella di sempre. La sua visita al paese di Pinocchio

Addio a Gina Lollobrigida, la Fatina turchina più bella di sempre. La sua visita al paese di Pinocchio

Per gli italiani è stata la “Bersagliera” e la “Fata Turchina”. Nell’immaginario collettivo Gina Lollobrigida incarnerà per sempre questi due personaggi. Tra l’altro la Fata Turchina nello sceneggiato “Le avventure di Pinocchio” andato in onda nel 1972, rappresentò anche la sua ultima grande apparizione in televisione.

Come era stato Comencini a consacrarla al successo al cinema grazie ai due film “Pane, amore e fantasia” (1953) e “Pane, amore e gelosia” (1954), così fu il regista ad affidare alla diva il ruolo della Fata Turchina, nel celebre sceneggiato. All’epoca si parlò molto sui giornali di un rapporto non idilliaco sul set tra la “Lollo” e il piccolo Andrea Balestri chiamato a interpretare Pinocchio. “Diventai una diva grazie a Comencini. Ma sul set di Pinocchio non mi aiutò contro quella peste”, disse poi la diva. Molti anni più tardi, nel 2008, Gina Lollobrigida, venne in visita “privatissima”, a Collodi. Ricevuta dal presidente della Fondazione “Carlo Collodi”, Pier Francesco Bernacchi. La Lollobrigida era in Toscana per la sua prima mostra da scultrice e fotografa “Vissi d’arte” a Pietrasanta. La “Lollo” era un’artista autentica che si era formata all’ accademia delle Belle Arti. Fu Vittorio De Sica a convincerla a puntare sul cinema, mettendo da parte le aspirazioni da artista.
La “Lollo” fu fra i protagonisti di una delle trasmissioni televisive che portarono alla ribalta la città negli anni Ottanta. Sulla scia del successo di Serata d’Onore e di Domenica In condotte da Pippo Baudo al Teatro Verdi, lo stesso palcoscenico ospitò nel 1988 lo show “Di che vizio sei?”, condotto da Gigi Proietti e da Milva per la regia di Adolfo Lippi. Furono sette puntate, come i peccati capitali – nell’ordine ozio, gola, ira, superbia, avarizia, invidia e lussuria – in onda dal 29 aprile al 10 giugno 1988 su Rai Uno. Proietti si fermò in città circa tre mesi per preparare lo spettacolo che riscosse notevole successo di critica e ascolti.
da “La Nazione” del 17-18 gennaio 2023

È stata la fatina più amata dagli italiani 

Gina Lollobrigida “era” i personaggi che interpretava. Ogni ruolo un volto e un carisma diverso. Regina del cinema del periodo d’oro che ha preceduto e accompagnato la “commedia all’italiana”, l’attrice sarà ricordata come “la zingara” Adeline, di Fanfan Tulipe(1952): maliziosa e seducente, che fa invaghire il soldato Gérard Philippe. Ma sarà anche “la provinciale” nell’omonimo film di Mario Soldati, povera affittacamere in una piccola città che si innamora del figlio di un conte. E come dimenticare “la maggiorata fisica” diAltri tempi? tenera omicida che manda in visibilio l’avvocato De Sica? E rieccola con il maliardo Vittorio nei panni della “bersagliera”. Ma “la Lollo” è entrata nell’immaginario collettivo come “la fata turchina” di Pinocchio: una bellezza materna e protettiva che da terrena diventa eterea, celestiale, impalpabile. Iconica.

Fulvio Fulvi – Avvenire del 17 gennaio 2023

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