Parole della domenica, respinto il ricorso di Baroncini: finita l’incertezza sull’esito delle elezioni amministrative

A distanza di diversi mesi dalle elezioni amministrative, è finita l’incertezza sull’esito del ballottaggio vinto, come noto, da Claudio Del Rosso sul sindaco uscente Luca Baroncini per soli otto voti su un totale di 7200. Il Consiglio di Stato, infatti, ha respinto il ricorso presentato dal candidato sindaco del centrodestra: la richiesta di riconteggio delle schede è stata respinta.
Baroncini ha espresso rispetto per la decisione del Consiglio di Stato. L’ex sindaco ha sottolineato i risultati raggiunti dalla sua amministrazione negli ultimi cinque anni, “nonostante la metà trascorsi con la più grave crisi mondiale dal dopoguerra, il covid”, l’amministrazione di centro destra è riuscita ad attrarre risorse per oltre 20 milioni di euro”.
Baroncini ora guarda avanti “Siamo una squadra competente – ha detto – e con l’esperienza necessaria per guidare nuovamente la città”, ribadendo l’impegno del centrodestra per il futuro di Montecatini Terme.
Il sindaco Del Rosso ha affermato a sua volta: “Abbiamo vissuto questo periodo con serenità, portando avanti il nostro lavoro e il nostro impegno sempre per amore della città, non mossi da ambizioni personali. Sempre forza Montecatini Terme!”.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona domenica a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
Continua l’abbattimento degi alberi pericolosi

Prosegue l’attività dell’Amministrazione Comunale volta a mettere in sicurezza aree che presentano un potenziale rischio legato all’incolumità pubblica.
Oggi si sono svolte le operazioni di abbattimento di 6 lecci su viale IV Novembre: il taglio si è reso necessario dopo che la perizia dei tecnici agronomi incaricati ha indicato l’abbattimento senza indugio. Nei prossimi giorni sarà la volta dei 3 pini antistanti l’ex-APT in viale Verdi anche essi decretati a rischio dalla suddetta perizia. Inoltre l’attività degli agronomi sta proseguendo con l’analisi strumentale dei pini presenti sui principali viali della città compreso Viale Marconi al fine di individuare le piante ormai arrivate a fine ciclo di vita e che quindi saranno oggetto di abbattimento.
Amministrazione comunale – Post Facebook, 24 gennaio 2025
Toscana: 15mila bambini immunizzati per virus sinciziale

Negli ultimi inverni, l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze era stato messo a durissima prova dalla diffusione del virus sinciziale, con i piccoli pazienti con problemi respiratori che riempivano i reparti. Dal 15 ottobre, però, la Regione ha fatto partire una campagna di immunizzazione con anticorpi monoclonali. E ora, con 15 mila immunizzati, i risultati si vedono: «I ricoveri sono in drastico calo», dicono dalla Regione.
Il 15 ottobre la campagna era partita con le dose distribuite ai pediatri di libera scelta, che dovevano somministrarle ai bambini nati dopo il 1 aprile 2024, purché sopra i 5 chili. Alla fine del mese, sono arrivate le dosi ridotte e così i punti nascita hanno cominciato a infondere gli anticorpi monoclonali direttamente ai neonati.
I numeri danno ragione alla campagna: nel 2023 in Toscana c’erano stati 850 ricoveri da sinciziale, un virus respiratorio che può creare problemi pesanti ai bambini più piccoli, e 150 di loro erano finiti in terapia intensiva attaccati all’ossigeno.
Da novembre 2024 al 21 gennaio 2025 c’è stato un solo caso di un bambino con meno di un mese ricoverato per il virus, contro i 15 dello stesso periodo dell’anno precedente. 10 invece i ricoverati tra gli 1 e i 3 mesi, contro i 53 della stagione precedente. Dai 6 mesi a un anno, sono stati 2 contro i 36 di un anno fa.
Giulio Gori – Corriere Fiorentino, 25 gennaio 2025
Diminuiscono i pensionati che vanno a vivere all’estero

I pensionati italiani che decidono di trasferirsi all’estero sono crollati del 24% rispetto al 2019. Giù anche le partenze verso il Portogallo, dopo l’abolizione dell’aliquota al 10% del governo.
«Molti sono coloro che, dopo aver lavorato e conseguito la pensione in Italia, hanno deciso di tornare nel Paese d’origine», dice Massimo Colitti, dirigente della Direzione centrale Pensioni Inps. «Ma solo il 26,3% delle pensioni all’estero è pagato agli stranieri, dato destinato ad aumentare». Siamo, d’altronde, di fronte a due tipologie di pensionati migranti differenti: i pensionati italiani e i pensionati stranieri. I primi registrano un trend negativo, rispetto al 2019, del 24%, andamento che riguarda sia quelli che si dirigono verso i Paesi che offrono vantaggi economici fiscali, sia coloro che, invece, sono spinti dal desiderio di raggiungere i figli nel frattempo stabilitisi all’estero», dice Susanna Thomas, della Direzione Centrale Pensioni Inps.
«Sono diminuite le partenze verso il Portogallo, passando dalle oltre 700 del 2019, alle 114 del 2023, scendono le partenze verso la Spagna, che nel 2023 si sono ridotte di circa l’8% rispetto al 2019. Scendono anche i trasferimenti verso i Paesi dell’Est: Romania, Polonia, Bulgaria, Moldavia. Uniche due eccezioni riguardano la Tunisia, che registra un +46% nel quinquennio e l’Albania, che dai 10 arrivi del 2019 si è passati ai 100 del 2023. Diminuiscono anche le partenze verso gli USA, verso il Canada, verso l’Australia, ma anche verso la Germania, la Svizzera, la Francia, l’Olanda e il Regno Unito, tutte destinazioni scelte dai pensionati mossi dall’obiettivo del ricongiungimento familiare», aggiunge Thomas.
In riferimento al caso portoghese conta molto la scelta di Lisbona che nel 2024 è uscita dall’elenco dei paradisi dove si sono rifugiati in questi anni un certo numero di pensionati italiani. Lisbona ha detto addio al regime di tassazione speciale istituito nel 2009 e rivolto a residenti stranieri «non abituali», vale a dire tutte quelle agevolazioni fiscali che il Portogallo ha fino all’anno scorso garantito a stranieri pensionati e professionisti, che hanno scelto il Paese lusitano come loro residenza. E’ stata eliminata l’imposta fissa del 10% per i pensionati (ma fino al 2020 l’esenzione era totale) e del 20% per professionisti e nomadi digitali.
Corriere della Sera, 25 gennaio 2025
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