Parole della domenica, Ferragosto d’altri tempi: quando Montecatini raddoppiava la sua popolazione

Quando a Ferragosto Montecatini raddoppiava i suoi abitanti: ventimila i residenti e altrettanti tra turisti e pendolari. Questo è quanto emerge da un resoconto de La Nazione dell’estate 1985.
Oltre 20.000 persone presenti a Montecatini nel weekend di Ferragosto. Il numero ha facili riscontri tra ospiti e turisti pendolari: grande folla negli stabilimenti termali, sui viali, nei negozi, nei ristoranti e nei bar. Tutto esaurito nei locali di spettacolo e oltre 10.000 persone presenti nella notte delle stelle all’ippodromo Sesana con un giro di scommesse pari a 800 milioni.
Montecatini ha vissuto il ponte turistico di più alta affluenza prima che il mese di settembre porti la città all’apice della sua stagione turistica.
Tra gli ospiti illustri il l’ambasciatore americano in Italia Maxwell Rabb, innamorato di Montecatini come pochi grazie alla conoscenza amichevole con Sirio Maccioni. E’ alloggiato al Grand Hotel la Pace, dove sono presenti anche il regista Nanni Loi e Ugo Tognazzi, mentre al Croce di Malta ci sono gli attori Adolfo Celi e Gastone Moschin. Stanno girando alcune scene di Amici miei.
Alla vigilia di Ferragosto gli albergatori dell’intera via Cavallotti hanno organizzato quasi 1 km di apparecchiatura per la tradizionale cena a lume di candela con musica e balli.
Il clou degli spettacoli è stato a Ferragosto con Beppe Grillo al Teatro Verdi. Il comico è andato a ruota libera strappando applausi a scena aperta come del resto aveva fatto nella prima parte Romano Mussolini con la sua musica. Il Gambrinus ha festeggiato i suoi settant’anni con una serata revival e alle Panteraie Renzo Stinchetti ha rinnovato la tradizione della “rificolonata”.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
Stabilimenti balneari vuoti: crisi definitiva o passeggera?

File di sdraio vuote, spiagge deserte e ombrelloni chiusi. Questa è la triste fotografia dei primi mesi della stagione balneare italiana, che ha segnato una brusca battuta d’arresto rispetto ai numeri delle annate precedenti. Secondo una stima riportata da molti operatori del settore e condivisa da Assobalneari Italia – Federturismo Confindustria, la stagione balneare 2025 sta registrando un calo del 20-30% nelle presenze rispetto agli anni passati. Solo nel mese di luglio, come dichiarato dal Sindacato Italiano Balneari ad Agi, la contrazione è stata del 15% in media, con picchi del 25% in Calabria ed Emilia-Romagna.
“Non c’è più nessuno, lo si capisce dai parcheggi vuoti”, racconta Stefania, che insieme al marito e ai figli trascorre le vacanze in Versilia da trent’anni. “La differenza è evidente rispetto all’anno scorso, quando per trovare un posto in spiaggia dovevi prenotare almeno una settimana prima”.
Il litorale versiliese, che si estende da Cinquale fino a Viareggio, passando per Camaiore e Forte dei Marmi, è lo specchio perfetto dei tempi che corrono. Le passeggiate sul mare, un tempo piene di turisti armati di materassino e secchiello, sono vuote e i lidi, fulcro dell’economia di questa parte di costa, sono deserti.
Le motivazioni di questa fuga dagli stabilimenti balneari sono varie. La più evidente è, forse, il costo proibitivo di questi ultimi. Secondo una segnalazione del Codacons, infatti, dal 2019 ad oggi le tariffe dei servizi offerti dai lidi, dal noleggio di lettini e ombrelloni fino all’acquisto di cibo e bevande, sono aumentate in media del 30/40%. “Stiamo assistendo a un calo dovuto al portafoglio degli italiani”, commenta Marco Daddio, presidente dell’Associazione Balneari di Lido di Camaiore e gestore del Bagno Venezia. “La vacanza sta diventando un lusso e pesa sempre di più sul patrimonio familiare. Per questo molti decidono di rinunciarvi”. “Ormai la villeggiatura al mare è eccessivamente dispendiosa”, ci dicono Claudia e il marito Adu, clienti abituali degli stabilimenti versiliesi. “Veniamo qui in vacanza dagli anni ‘90 e i prezzi sono lievitati. Ad oggi, per una giornata sotto l’ombrellone sei costretto a spendere più di 100 euro. È normale che la gente scappi!”.
Ma i costi non sembrano essere l’unica ragione a spiegare la crisi degli stabilimenti balneari. “Ormai il turismo è cambiato – spiega Cinzia, che incontriamo sul lungomare di Viareggio – trascorro le vacanze in Versilia da più di trent’anni e ho visto mutare molte cose. Ormai le persone cercano altre mete, spezzettano i giorni di ferie per visitare più posti, l’idea di passare due settimane sotto lo stesso ombrellone è superata”.
Benedetta Macchini – SkyTg24, 8 agosto 2025
Addio al grande fotografo Gianni Berengo Gardin

Gianni Berengo Gardin ci ha lasciati, e con lui se ne va una parte di noi.
Ci mancherà il suo sguardo, la sua capacità unica di raccontare l’Italia e le persone, con delicatezza, poesia e verità.
Con la sua inseparabile Leica e il bianco e nero inconfondibile, ha saputo trasformare momenti semplici in memoria collettiva, restituendoci un Paese fatto di volti, luoghi e storie.
Per noi è stato un onore camminare sempre al suo fianco e anche nell’ultimo tratto del suo viaggio, ospitando alla Leica Galerie Milano la mostra del centenario. Abbiamo raccontato insieme un’ultima storia, e non avremmo potuto immaginarla in un modo diverso.
Il legame che ci univa era fatto di stima, affetto e di un amore condiviso per la Fotografia.
Gianni ci lascia un’eredità di immagini e di umanità che continueranno a parlarci, ricordandoci ogni giorno perché amiamo questo mestiere e questo linguaggio.
Ciao caro Gianni.
Foto di Enrico Luoni
Leica camera – Post su Facebook del 8 agosto 2025
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