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Parole della domenica, Babbo Natale porta regali alla città: Comune e Regione confermano i loro impegni di acquisto delle Terme

Parole della domenica, Babbo Natale porta regali alla città: Comune e Regione confermano i loro impegni di acquisto delle Terme

Babbo Natale porta regali attesi per la città. Potrebbe essere la premessa di un 2026 risolutivo per le Terme. Il Comune di Montecatini Terme ha versato la somma di 151.000 euro, a titolo di deposito cauzionale, nella procedura di concordato preventivo richiesta dal liquidatore giudiziale ai fini della acquisizione da parte del Comune dello stabilimento Terme Torretta, in seguito alla proposta irrevocabile di acquisto del 2022.
Il secondo regalo arriva dall’approvazione del bilancio della Regione per i prossimi anni. Tra i principali interventi per Montecatini Terme c’è la conferma per l’acquisizione delle Terme Tettuccio, Regina ed Excelsior per 16 milioni di euro.
Il versamento della cauzione del 10%, effettuato dal Comune all’interno della procedura di concordato preventivo, ha trasformato quella che era una semplice manifestazione di interesse in una proposta d’acquisto irrevocabile, che dà il via a una procedura di gara pubblica.
A questo punto, se non ci sarà nessuna offerta migliorativa e se entro il termine stabilito non arriveranno altre proposte, il bene verrà aggiudicato al Comune per 1.500.000 euro.
Se arrivasse un’offerta superiore da parte di un altro soggetto verrebbe indetta una gara al rialzo.
In pratica, la situazione dello stabilimento Torretta è destinata a una prossima soluzione, per gli stabilimenti di interesse della Regione la prospettiva dovrebbe essere analoga.

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buon Natale a tutti quelli che ci seguono

(a cura di Mauro Lubrani)

Attenzione ai giocattoli falsi sotto l’albero di Natale

Cambiamo argomento per parlare di Natale, anzi di regali di Natale e ancora più nel dettaglio di giocattoli: sotto l’albero se ne trovano sempre più spesso falsi, scadenti e pericolosi. Sono ben 45 milioni i balocchi sequestrati in Europa negli ultimi 5 anni,(dai giochi da tavolo alle bambole, dalle action figure agli accessori scolastici) per un valore complessivo di 150 milioni di euro. Ma il giro d’affari supera il miliardo l’anno: è inquietante il quadro delineato da Ludus, l’operazione internazionale coordinata da Europol tra il 2020 e il 2025, che ha tentato di arginare l’invasione dei giocattoli contraffatti. La madre di tutti i falsi resta la Cina, ma il quadro si è fatto più sofisticato negli ultimi anni. I container arrivano via mare con documentazione doganale manipolata, vengono suddivisi in migliaia di piccoli pacchi per sfuggire ai controlli e transitano attraverso Paesi cuscinetto come Bulgaria, Grecia e Turchia. Parallelamente, l’uso massiccio dei servizi postali e dei corrieri rende di fatto incontrollabile la merce. A complicare lo scenario c’è una tendenza recente: l’emersione di piccoli siti di assemblaggio clandestino all’interno della stessa Ue, spesso riconducibili a reti criminali. Resta però un nodo che nessuna operazione di polizia può risolvere: la domanda. Finché i consumatori continueranno a cercare giocattoli a prezzi stracciati, acquistandoli su marketplace opachi o su canali social dove la responsabilità è minima, il mercato illegale continuerà a prosperare. Il risultato è che ogni anno milioni di giocattoli pericolosi riescono a intrufolarsi nelle case europee. E sotto l’albero i nostri bambini possono trovare vere e proprie minacce. L’inchiesta di Marco Birolini. 
Avvenire – 20 dicembre 2025

I sub e la memoria sommersa di Baia

Nuotare su un mosaico romano, immergersi insieme a una statua di Dioniso, passando per le acque termali dove, con maschera e pinne, è possibile cuocere un uovo in fondo al mare. Non è un film d’animazione, ma una vera Atlantide nel cuore della Campania, a pochi chilometri da Napoli. È il sito archeologico subacqueo più grande al mondo, il Parco Archeologico Sommerso di Baia, Area Marina Protetta dal 2002. Luogo “dall’aria corrompitrice” per Seneca, sede dei piaceri della carne e dello spirito per gli epicurei. Baia è una striscia di terra sul golfo di Napoli, allungata verso Ischia e Procida, che va immaginata come una Ibiza dell’epoca romana. Parte del litorale flegreo, ha una fetta di patrimonio d’interesse storico nascosto sott’acqua, c’è infatti un intero ecosistema insieme marino e urbano. Eppure Baia non è un’invenzione poetica, è il risultato di un lento respiro del suolo.
«All’epoca dei romani, la costa arrivava 400 metri più avanti di quella odierna. La parte di suolo che non esiste più non è scomparsa, è “solo” finita sei metri sotto il livello del mare», spiega Enzo Maione, socio fondatore del Centro Sub Campi Flegreie guida subacquea autorizzata del Parco Archeologico Sommerso di Baia. Qui la terra si muove da millenni. È il bradisismo, un lento movimento del suolo che alterna fasi di abbassamento e sollevamento, e che ha fatto sprofondare sotto il mare interi quartieri di epoca romana. È ciò che spiega l’esistenza di zone archeologiche come l’intero impianto sotterraneo di Napoli e, appunto il Parco Sommerso. Lì dove il terreno è stato inghiottito, il mare ha costruito un nuovo equilibrio. Oltre a essere un unicum in termini archeologici, infatti, il Parco costituisce un sistema ambientale complesso, nel quale l’interazione tra i resti romani da un lato, e i processi naturali dall’altro, ha determinato la formazione di una notevole varietà di habitat. (Per leggere l’articolo completo clicca qui)
Alessandra Nardini – Corriere della Sera / Clima e ambiente, 10 dicembre 2025

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