Parole della domenica, un’antiestetica siepe impedisce la vista dell’interno dello stabilimento Tettuccio

Un “muro” verde che nasconde la vista del nostro stabilimento più bello e patrimonio Unesco. Infatti, dal 7 giugno scorso, sono state sistemate all’ingresso del Tettuccio una decina di piante di notevoli dimensioni in modo da formare un antiestetico corridoio che indirizza il pubblico verso la cassa ma che impedisce la vista dello stabilimento.
La giusta protesta è stata lanciata a tutti gli interessati (in particolare Terme e Comune) dalla benemerita Associazione “Angeli del bello”, che da anni si occupa della cura antidegrado degli spazi e delle piante del Tettuccio. L’Associazione evidenzia che “l’attuale dislocazione (della siepe, ndr) sia a spregio della bellezza architettonica dello stabilimento e che soprattutto sia controproducente a far entrare il pubblico che non può scorgere alcunché. Non saremo certo noi a ricordare l’importanza del gioco prospettico che consente di godere dall’ingresso la vista del piazzale con l’orologio e più avanti del Grottino artificiale. Conosciamo bene le problematiche del Tettuccio perché come Ente del Terzo Settore ci dedichiamo da tempo a mantenere il decoro dello stabilimento.
Abbiamo fatto e stiamo facendo molto per tutelare tra le altre cose anche le piante storiche, investendo tempo, energie, mezzi e denaro: le piante in questione, alcune delle quali non hanno nemmeno i sottovasi e sono sistemate in antiestetici contenitori neri di plastica da vivaio, potrebbero trovare miglior sistemazione in altri angoli dello stabilimento. Poiché noi oltre ad offrire la nostra opera di volontariato e di contributo economico per le piante del parco termale, paghiamo anche un affitto per il fondo all’interno del Tettuccio che ci consente di finanziarci e che consideriamo la nostra sede operativa, abbiamo tutto l’interesse che lo stabilimento resti ‘aperto’ alla visuale pubblica, così come è stato concepito quasi un secolo fa e vogliamo che la gente non venga respinta da un proto-pseudo-muro di verzura invalicabile, ma venga accolta come sempre è accaduto, con l’orgoglio della nomina a patrimonio dell’umanità”.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
Lo sbarco su Marte? Difficile senza passare dalla luna

Luca Parmitano (astronauta, nato a Paternò, 27 settembre 1976), è fattibile a tuo avviso mettere in secondo in piano le missioni di ritorno verso la Luna a vantaggio dei piani per uno sbarco direttamente su Marte, anche considerando come sono andati gli ultimi test del razzo Starship?
Anche in questo caso è difficile fare previsioni così futuristiche, Marte è molto lontano e noi siamo molto lontani da avere tecnologie che ci consentano di effettuare una missione in sicurezza con personale umano. È una questione di dimensioni, se la Luna è a 400 mila chilometri di distanza, quindi mille volte, tre ordini di grandezza più lontano della Stazione Spaziale Internazionale, Marte è a 400 milioni di chilometri dalla Terra, quindi ancora più lontano e più complesso da raggiungere rispetto alla Luna. Andare direttamente con un progetto marziano senza avere un’esperienza lunare è un po’ contrario all’approccio del mio percorso storico, quello della sperimentazione in cui tutto si fa in modo graduale per essere sicuri di avere le giuste tecnologie. La Luna è ancora un oggetto estremamente interessante per noi, sia da un punto di vista di esplorazione sia da un punto di vista di tecnologie e scienza, per cui ritengo che faccia ancora parte dei nostri progetti e poi sicuramente vogliamo diventare una specie interplanetaria, ma fare salti anziché passi credo che possa essere avventato. Chiaramente vedremo cosa succederà nei prossimi anni, ma considerando che il programma Artemis continua con le missioni Artemis II e III credo che ci sia la volontà di continuare l’esplorazione del nostro satellite.
Marta Meli – Sky TG24, 3 giugno 2025
Luoghi del cuore Fai: in Toscana primeggia Pistoia

La classifica finale dei Luoghi del Cuore Fai premia il Piemonte con Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato (Asti), al secondo posto la fontana antica di Gallipoli (Lecce) e al terzo la Liguria: con 47.012 voti la chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro (La Spezia) è terza in Italia e conquista 50mila euro.
Il primo luogo del cuore Fai della Toscana si trova al posto numero 23 della classifica finale. Si tratta della chiesa e del chiostro di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia, che ha ottenuto 17.694 voti.
Al secondo posto regionale il torrente Rovigo a Palazzuolo sul Senio (Firenze), con 11.117 voti che gli valgono il 37esimo posto: un’ondata di affetto per un corso d’acqua che recentemente è stato al centro delle cronache dopo la scoperta di una vecchia discarica che gli smottamenti dovuti all’ultima ondata di maltempo ha riportato alla luce. Un paradiso trasformato in inferno che però i cittadini non vogliono abbandonare come testimoniano i tanti volontari impegnati nella ripulitura e i tanti voti conquistati.
Terzo posto in Toscana per l’ex casinò di Bagni di Lucca (5.907 voti e 85esimo posto), poi Forte Pozzarello all’Argentario (109esimo posto) e la Villa Sforzesca di Castell’Azzara (Grosseto) al 130° esimo posto. Sorprendentemente solo 150esimo uno dei luoghi tradizionalmente più amati: il castello di Sammezzano di Reggello.
La Nazione, 12 giugno 2025
Leggi “Le parole della domenica” 265
Leggi “Le parole della domenica” 264
Leggi “Le parole della domenica” 263
Leggi “Le parole della domenica” 262
Leggi “Le parole della domenica” 261
Leggi “Le parole della domenica” 260
Leggi “Le Parole della domenica” 259
Leggi “Le parole della domenica” 258
Leggi “Le parole della domenica” 257
Leggi “Le parole della domenica” 256
Leggi “Le parole della domenica” 255
Leggi “Le parole della domenica” 254
Leggi “Le parole della domenica” 253
Leggi “Le parole della domenica” 252
Leggi “Le parole della domenica” 251
Leggi “Le parole della domenica” 250
Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi