Parole della domenica, slitta ancora la conclusione dei lavori per PalaTerme e Palazzina Regia: tempo e costi in aumento
E’ davvero un problema affrontare e risolvere i ritardi dei lavori in corso da tempo in città a diverse opere pubbliche. L’argomento più “caldo” è sicuramente legato al PalaTerme con le due squadre di basket costrette per il secondo anno a giocare il campionato in trasferta a Lucca e a Pistoia. Nei mesi si sono succeduti annunci di fine lavori, che poi sono sempre stati smentiti nei fatti.
Il più recente dava il termine a novembre con la possibilità di giocare “in casa” il derby. Invece, si slitterà ad anno nuovo, forse a primavera.
Un altro cantiere “infinito” è quello della Palazzina Regia, i cui lavori dovevano essere già conclusi, ma che invece scivoleranno addirittura al 2027 e saranno ben dieci anni dall’inizio avvenuto sotto l’amministrazione di Giuseppe Bellandi.
Sul tema dei ritardi facciamo nostra una riflessione di Alberto Palandri uscita su Facebook: “Per un cinese il tempo che misura la soluzione di un problema è il giorno; da noi sono le settimane, i mesi e anche gli anni. Da nessuna parte in Europa il tempo è un fattore trascurato quanto da noi.
Risolvere un problema o realizzare un’opera nel minor tempo possibile significa anticiparne i benefici economici che ne derivano e generare prima maggiore benessere alla comunità coinvolta”.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
Ippica in lutto per Carlo Meccoli

Lutto nell’ippica toscana per la scomparsa di Carlo Meccoli, per molti anni protagonista della città nel ruolo di direttore dell’ippodromo del Sesana, carica che ha ricoperto fino agli inizi degli anni duemila. Meccoli però era conosciuto in tutto l’ambiente come un vero e proprio ’mago’ delle piste, non solo a livello regionale. Infatti quasi tutti gli anelli dei principali ippodromi italiani portano la sua firma. Meccoli era considerato un’indiscussa eccellenza in questo campo. Un lavoro oscuro, dietro le quinte, ma fondamentale per la costruzione dello spettacolo ippico e per la salvaguardia dei cavalli.
Capitava spesso a chi frequentava gli ippodromi nei giorni non di corse, di trovarlo a bordo pista con diversi barattoli contenenti palline da tennis (la sua grande passione) con dentro diversi campioni di sabbia, alla ricerca della miscela più adatta per quel tipo di fondo. Meccoli arrivò al Sesana come dipendente della Società Fiorentina Corse Cavalli che all’epoca gestiva anche l’ippodromo di Montecatini. Quando il Sesana passò alla Trenno fu l’amministratore delegato Vanni Parenti che lo volle al suo fianco per la gestione dell’impianto montecatinese. Da dirigente passò poi al ruolo di direttore, carica che ha mantenuto fino alla pensione. Personaggio schivo si era fatto apprezzare per la sua discrezione e competenza.
Carlo Meccoli aveva 84 anni. Da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale fiorentino di Careggi, dove è spirato ieri mattina. Lascia la moglie Maria Gabriella e il figlio David, giornalista. Ai familiari le condoglianze della nostra redazione.
La Nazione – 6 dicembre 2025
Giubileo, trenta milioni di pellegrini

Sono più di 30 milioni i pellegrini che hanno varcato le Porte Sante aperte presso le quattro basiliche giubilari. E oltre tre milioni quelli che hanno preso parte agli eventi legati all’Anno Santo. Numeri a cui si aggiunge il milione di giovani che ha partecipato ad agosto all’evento a Tor Vergata. Il primo bilancio sulle presenze a Roma è emerso nel corso di un tavolo tecnico alla Questura della capitale, svolto in vista degli ultimi eventi previsti, a cominciare dalle celebrazioni dell’Immacolata. La Sala stampa vaticana, intanto, ha diffuso il calendario delle celebrazioni del tempo di Natale presiedute da Leone XIV: che si apre mercoledì 24 dicembre alle 22 con la Messa nella notte di Natale; e prosegue fino a martedì 6 gennaio 2026, chiusura del Giubileo ordinario 2025, quando alle 9,30 sempre in San Pietro Leone XIV presiederà il rito di chiusura della Porta Santa e la Messa della solennità dell’Epifania.
Avvenire – 7 dicembre 2025
Il trionfo della bike economy

Architetta lei, architetto lui. Coppia nel lavoro e in bici. Federico Zucchi e Sveva Manfredini, poco più che trentenni, hanno deciso di passare dalla progettazione alla cucina. Diventando “Distrada”, start up itinerante: propongono cibo “a pedalata zero” e promuovono eventi muovendo le gambe sulla loro cargo-bike costruita su misura. Un altro tipo di pedalata, su tre ruote, seduti comodi (è biposto) l’ha inventato Paolo Granelli, esperto di car design, chiamandolo “Indimob”, con carrozzerie in fibra di carbonio e bagagliaio. Cerchi casa? Bene, ma non c’è da meravigliarsi se l’agente immobiliare ti darà appuntamento arrivando a cavallo di una e-bike: accade davvero, a Trezzano sul Naviglio, alle porte di Milano, con gli agenti-ciclisti della iHome Real Estate. E di queste novità, su due ruote, tra formazione, innovazione e progetti finanziati, potremmo parlarne ancora. Perché c’è un filo conduttore che le accomuna, da un paio d’anni, e che va sotto il nome di bike economy: si tratta di un programma quinquennale (si concluderà, come prima fase, nel 2027) promosso dalla Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza, Lodi.
Un territorio già iconico per la bicicletta: a Milano è nato il Giro d’Italia e ha sede il celebre velodromo “Maspes-Vigorelli”, la Scala del ciclismo su pista, costruito negli anni 30 e teatro dell’impresa di Fausto Coppi, nel ’42, con il suo celebre record. E proprio qui, al “Vigorelli” ha sede la Bike Economy La Scuola, sorta grazie alla Camera di commercio milanese e che in soli due anni (nel corso dei quali sono stati spesi oltre un milione e mezzo di euro come co-finanziamento per percorsi di ricerca, test, prototipazione e sviluppo di nuove soluzioni nella bike economy) ha già formato 400 persone (su poco meno di 3.000 candidature arrivate), delle quali, il 70 per cento ha meno di 30 anni. Per il resto, parlano i numeri delle imprese presenti tra il capoluogo lombardo, Monza, la Brianza e Lodi: «Il 6 per cento dei produttori nazionali di biciclette si trova proprio qui. Per non parlare dei piccoli artigiani, i quali da tempo lamentavano la carenza di personale specializzato», spiega Sergio Enrico Rossi, direttore Formaper-Camera di commercio Milano, Monza, Brianza, Lodi, illustrando un vero e proprio piano d’azione su due ruote (Per leggere l’articolo completoclicca qui).
Peppe Aquaro – Corriere della Sera/Clima e Ambiente, 4 dicembre 2025
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