Presentato a Palazzo Madama a Roma un disegno di legge della Lega che punta a rilanciare il termalismo in Italia
E’ stato presentato, nella sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama a Roma, un disegno di legge della Lega, punta a rilanciare il termalismo italiano. Il provvedimento vede come primi firmatari il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e i senatori della Lega Elena Murelli, Manfredi Potenti, Massimiliano Romeo e Giorgio Maria Bergesio. Il disegno di legge punta su quattro parole chiave: identità, accessibilità, promozione e valorizzazione.
L’ex-sindaco Luca Baroncini, segretario toscano della Lega, è stato tra i primi promotori del disegno di legge e ha dato un importante contributo alla sua stesura. “Il gruppo della Lega al Senato – spiega – ha svolto un lavoro straordinario per arrivare a questo risultato. Io provengo da una delle tante realtà italiane la cui economia si fonda sulle aziende termali e so quanto ci sia bisogno di riordinare le norme e rilanciare il settore. Con questo testo vogliamo dare un contributo importante in questa direzione.
Ho avuto l’onore – aggiunge Baroncini – di partecipare alla conferenza stampa di presentazione del DDL della Lega “Norme in materia di riordino e rilancio del sistema termale” che vede le prime firme del Vice Presidente del Senato Gian Marco Centinaio e dei senatori Potenti, Murelli e Bergesio. Un lavoro strutturato e organico che ci ha visti impegnati per quasi un anno e che rappresenta una sorta di legge quadro sul termalismo. A tal proposito ringrazio Federalberghi Terme, l’Associazione italiana dei medici termali, Federterme, l’Associazione Nazionale Comuni Termali e la fondazione Lumen per la collaborazione.
La prima parola chiave del Ddl è identità, perché il Carroccio vuole dare alle aziende termali il dovuto riconoscimento, grazie a una definizione chiara dei requisiti che le contraddistinguono, alla formazione degli operatori, all’istituzione di un marchio di qualità termale e dell’Albo nazionale delle acque Termali, all’introduzione di sanzioni per chi eroga cure termali senza autorizzazione. La seconda è accessibilità e fa riferimento all’erogazione delle cure da parte del Servizio Sanitario Nazionale, all’interno degli stabilimenti accreditati, anche ai cittadini provenienti da altre regioni.
Altro obiettivo fondante del disegno di legge è la promozione del sistema, grazie all’istituzione dei distretti termali nelle aree geografiche che, a partire dall’utilizzo di risorse idrotermali naturali, integrano servizi sanitari, turistici ed economici. L’Ente nazionale per la promozione del turismo (Enit) è chiamato a contribuire alla promozione attraverso specifiche linee d’azione. Infine c’e’la valorizzazione, grazie a un fondo triennale pari a 150 milioni di euro, rivolto a progetti di riqualificazione degli stabilimenti termali riconosciuti di rilievo nazionale, nonché a un ulteriore fondo triennale pari a 60 milioni di euro per favorire la cessione e il rilancio delle aziende termali pubbliche.
Il vice presidente del Senato Centinaio ha sottolineato come “abbiamo costruito un ddl che punta al rilancio del settore, tenendo insieme i benefici per la salute e le peculiarità dell’ambito del wellness”. Il senatore Bergesio ha illustrato alcuni numeri del settore. “Quando ci riferiamo al termalismo – ha sottolineato – parliamo di un comparto che vale oltre sei miliardi l’anno e riesce a muovere oltre 60mila persone”.