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Improvvisa scomparsa di Marco Gori, l’ortolano di Nievole. Il paese commosso

Improvvisa scomparsa di Marco Gori, l’ortolano di Nievole. Il paese commosso

Un’altra triste notizia per Nievole, dopo la recente morte di Paris Mucci. La frazione ha perso un altro componente Marco Gori, 57 anni, deceduto all’ospedale policlinico “Careggi” dopo aver affrontato un intervento chirurgico. Era discendente di una conosciutissima famiglia con abitazione proprio accanto alla chiesa e titolare di un’avviatissima azienda agricola “Gori Pietro” con produzione di ortaggi e frutta con vendita sul posto e in vari mercati della Toscana. Era stato lo stesso Marco a collaborare alla rinascita della tradizionale sagra delle fragole, una manifestazione amata da tutto il paese.
Non appena si è diffusa la notizia, alla famiglia sono giunti tantissimi messaggi da persone addolorate e sorprese della repentina morte.
Così, ricorda Marco, da tutti conosciuto per la sua simpatia e per il grande attaccamento alla famiglia e al lavoro, l’ex-consigliera comunale Sonia Mucci: “E’ scomparso il nostro ortolano, ragazzo buono sempre col sorriso, grande lavoratore, figlio di Fernanda e Pietro. La mamma era stata la cuoca della scuola Elementare Fucini di Nievole fino alla pensione. Attaccatissimo ai genitori, dopo la morte della mamma aveva continuato nella sua grande passione nella cura degli ortaggi. Ci lascia amareggiati di non poterlo rivedere né potremo essere al suo funerale ma con questo messaggio spero di interpretare il pensiero di tanti. Alla sua compagna Claudia e al padre Pietro porgiamo le nostre piu sincere condoglianze, vi siamo vicini… siamo rimasti scioccati dalla notizia, il nostro cuore e i nostri animi sono tristi”.

Marco Gori con uno dei prodotti tipici
di Nievole: le fragole

A ricordare Marco sono anche Gianna Rastelli ed Edoardo Fanucci, rappresentanti di Nievole in Consiglio comunale: “Con Marco Gori se ne va un pezzo di tutti noi, cresciuti con prodotti che hanno rappresentato al meglio la vocazione agricola e genuina del nostro territorio. I suoi campi, tenuti come giardini, e l’inconfondibile rumore del suo trattore facevano parte della nostra quotidianità, particolari che ci hanno sempre regalato una sensazione di benessere, a pochi passi dalla chiesa e dal cuore della frazione. Tra poco, avremmo gustato le sue fragole, il suo ed il nostro frutto più rappresentativo. Ci uniamo all’abbraccio della comunità verso i suoi cari, la compagna Claudia ed il babbo Pietro”.

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