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MARZO 2006

      Primo piano
        Il giudice del tribunale di Monsummano ha accolto il ricorso d'urgenza, riconsegnati i primi stabilimenti
     Le Terme tornano pubbliche

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Il giudice Anna Primavera del Tribunale di Monsummano ha accolto il ricorso d'urgenza, ex articolo 700 cpc, presentato dalla Società Immobiliare per riottenere la gestione delle Terme. Dunque le Terme tornano alla proprietà, Regione e Comune, che possono così riavviare le procedure per la riapertura degli stabilimenti, in vista della nuova stagione turistica. E' stato così scongiurato il rischio di una chiusura dell'attività per l'imminente stagione turistica. Nella giornata di mercoledì 8 marzo, alla presenza dell'ufficiale giudiziario, è stata imposta la riconsegna degli stabilimenti Excelsior, Tamerici e Tettuccio. Ora toccherà ai due enti pubblici disporre immediatamente delle risorse economiche necessarie per riattivare l'attività degli stabilimenti, alcuni dei quali - a partire dallo stesso Tettuccio - hanno bisogno di interventi di manutenzione.
Nel giorno della presentazione del ricorso, l'anticamera dell'ufficio del giudice era affollata dalla presenza di un centinaio di persone, imprenditori turistici e rappresentanti delle varie categorie, compresi il sindaco Severi con fascia tricolore e l'assessore regionale Bramerini.
La città (presenti circa 250 persone, tra cui sindacalisti e dipendenti dell'azienda) qualche settimana prima aveva protestato ad Ascoli per sollecitare i gestori privati ascolani a firmare l'accordo per la riconsegna delle Terme agli enti proprietari, Comune e Regione.
Tornano a sorridere e a sperare anche i lavoratori fissi dell'azienda, colpiti da provvedimenti di mobilità, che avevano riguardato 40 dei 56 dipendenti fissi. L'obiettivo - prima della presentazione del ricorso d'urgenza - era stato quello di andare ad una transazione tra proprietà pubblica e privati, in modo da poter riprendere la prossima stagione turistica con le Terme di nuovo sotto una gestione pubblica, dopo la non positiva fase di privatizzazione, prima esperienza in assoluto in Italia, che, sulla carta, avrebbe dovuto rilanciare tutta la struttura termale.
La crisi delle Terme esplose nell'agosto 2004, quando emerse la sottrazione del capitale sociale pari a 10 milioni di euro. La società di gestione, con sede ad Ascoli, la «Montecatini Partners», è formata al 51% dal gruppo Vitawell di Mauro Scaramucci e per il 49% dalla Silf del gruppo edile Santarelli.
Dal novembre 2005 sulle terme pende anche un'inchiesta della Procura della Repubblica di Pistoia, dopo l'esposto-querela presentato da uno dei soci privati, Felice Santarelli, che ha denunciato presunte irregolarità nelle autorizzazioni delle fonti termali, sostenendo, tra l'altro, che il contratto di privatizzazione prevedeva tre fonti che da tempo invece sarebbero estinte.
Poi, il 7 febbraio scorso la presentazione del ricorso d'urgenza al tribunale, che il 3 marzo lo ha accolto, facendo tornare le Terme di Montecatini nelle mani pubbliche.

 

 

 

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