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GIUGNO 2005

      Personaggi
        Un personaggio conosciuto in tutto il mondo per le sue opere con radici a Montecatini
     Paolo Riani, un grande architetto

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Luca de Simone

Firenze gli ha dedicato una grande mostra all'Accademia delle Arti del Disegno, che sarà itinerante in Italia e all'estero, Viareggio ha presentato i suoi progetti di ristrutturazione del porto, ma pochi sanno che Paolo Riani, architetto di fama internazionale, già direttore dell'istituto italiano di cultura a New York, ha trascorso tutta la sua gioventù a Montecatini, dove sono nate le sorelle Laura e Lucia, e dove ha frequentato le scuole medie e il liceo scientifico "Coluccio Salutati", prima di iscriversi alla facoltà di architettura a Firenze. Paolo Riani è nato a Barga nel 1937. Il padre era uno dei migliori piloti di caccia acrobatici, la madre, americana, un'ottima suonatrice di pianoforte. Nel 1939 la famiglia Riani si trasferì a Montecatini da Barga, poi, nel 1962, a Firenze.
La mostra "Uncharted territories-Paolo Riani per territori sconosciuti" di Firenze &endash; all'inaugurazione erano presenti molti amici montecatinesi - è stata considerata una sorta di viaggio attraverso la sua vicenda biografica. "E' stata l'occasione &endash; ha detto Riani - per fare un bilancio della mia esperienza di vita e professionale. Dopo aver attraversato territori sconosciuti diversi, e in particolare dopo le incursioni nel campo delle istituzioni pubbliche, ho sentito il bisogno di fermare il mio sguardo sulle conoscenze acquisite, prima di intraprendere nuovi percorsi".
Negli anni Sessanta, Riani è stato assistente di Kenzo Tange, compagno di studi di Arata Isozaki e in Giappone, fra i tanti progetti, ha contribuito alla realizzazione del piano regolatore d Kyoto e ha disegnato il centro commerciale Caesar's Palace e la sede della Mitsubishi Tokyo.
I suoi progetti sono disseminati in gran parte del mondo, da Los Angeles a Mosca. Ha collaborato alla costruzione del Citicorp Center a Beirut e ha continuato a lavorare a lungo nei paesi arabi.
"La mia molla &endash; afferma - è sempre stata quella di capire la vita, soprattutto laddove volevo costruire, nella convinzione che l'architettura è una forma concreta della vita. Poiché la vita esplicita la sua vera essenza laddove c'è più energia, dove succedono le cose più forti, era fatale che io mi trovassi nei punti più caldi. Tra questi il Libano: Beirut &endash; commenta ancora Riani - era una città in divenire. Mi attraeva la possibilità creativa che offriva in quel momento a chi, come me, era sempre alla ricerca di occasioni nuove per sperimentare, mettersi in gioco, verificarsi e rinnovarsi nelle capacità e negli strumenti".
Nel 1994 viene eletto Senatore per Forza Italia Dopo la parentesi politica, ha diretto l'Istituto Italiano di Cultura di New York, e quindi ha fondato l'Italian Cultural Foundation of America, con lo scopo di promuovere la nostra cultura. Ma l'America è ancora così innamorata dell'Italia?
"Il nostro patrimonio culturale artistico non è esauribile e non lo è soprattutto per gli americani. Proprio conoscendo da vicino e per lunghi periodi la realtà statunitense, soprattutto come direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, ho percepito la grande attrazione che ancora esercita il nostro paese. A partire da questo dato si possono scegliere modi nuovi e diversi per proporre la nostra cultura non solo per la sua storicità ma anche per la sua creatività contemporanea".
Per la sua attività professionale Paolo Riani, oggi anche docente di architettura all'università di Pisa, ha ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti dalle più importanti istituzioni mondiali.

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