Tutto MontecatiniTutto MontecatiniTutto Montecatini

 

MAGGIO 2012

      Personaggi
       La «Voce del ciclismo» aveva vissuto a Montecatini insieme ai genitori attori di operetta
     Torna il Giro e si ricorda l'amico De Zan

pixel.gif (42 byte)


Montecatini riabbraccia il Giro d'Italia e sarà un'altra occasione per ricordare uno degli amici più cari della città, il telecronista Adriano De Zan, scomparso il 24 agosto 2001 a 69 anni. Nato a Roma nel 1932, De Zan era entrato in Rai nel 1952 e dal 1954 commentò la sua prima Milano-Sanremo. Era considerato la «voce del ciclismo»: aveva seguito 40 giri d'Italia e 30 Tour de France, oltre a tutte le corse più importanti. Ha raccontato non solo il ciclismo e i suoi protagonisti con le loro gesta epiche, ma soprattutto l'Italia che cambiava.
Tra il 1976 e il 1983 aveva condotto la 'Domenica sportiva" e nell'edizione 1992-93 'Il processo del lunedì".De Zan era una delle voci più popolari dell'emittenza radiotelevisiva: basti pensare alla sua incredibile capacità di citare con chiarezza e velocità i corridori arrivati al traguardo e la sua conoscenza enciclopedica del mondo del ciclismo.
De Zan era legatissimo a Montecatini, dove aveva vissuto e studiato. Era figlio unico di Enrico De Zan e Maria Mascagno, padre veneziano e madre napoletana, entrambi attori del teatro d'operetta. De Zan aveva studiato sui banchi del liceo "Coluccio Salutati». La loro era una delle compagnie più famose dell'epoca e per mesi erano in cartellone a Montecatini con i loro spettacoli.
L'ultima volta che De Zan è venuto a Montecatini è stato nel 2001, in occasione della partenza della tappa del Giro d'Italia. Per lui è stata un'occasione per incontrare gli amici di sempre. Sarebbe dovuto ritornare in autunno per un periodo di vacanza e di cura, come in pratica faceva ogni anno, ma ha dovuto cedere alla malattia che lo aveva colpito, nonostante un lungo periodo di ricovero in ospedale.
L'ex-corridore montecatinese Riccardo Magrini, anche lui oggi commentatore televisivo su Eurosport, lo ricorda con grande commozione: «Ero un mediocre, un mezzo corridore, ma mi ha costruito come personaggio. Ogni volta che poteva ricordava 'Magrini di Montecatinì, diceva che ero «l'imitatore», che nessuno come me faceva Jerry Lewis. E rideva quando imitavo lui. Mi voleva bene forse perchè lui era legato a Montecatini. Ci aveva passato parte dell'infanzia perchè il padre veniva sempre qui con la sua compagnia di operetta». È commosso, Riccardo. Era il suo imitatore ufficiale. Nelle serate del ciclismo, le risate scattavano puntuali con le filastrocche di Magrini-De Zan. Ricorda ancora: "Quando vinsi al Giro del 1983, a Montefiascone, era contento. Gli si sentiva la soddisfazione nella voce. Ero partito da lontano e dovevo resistere al ritorno del gruppo.
Ce l'ha fatta, Magrini ce l'ha fatta disse. E sembrò che avessi vinto il campionato del mondo».
Montecatini ha dedicato al ricordo di Adriano De Zan una strada. Lo ha fatto ricordandolo habitué dell' Ippodromo Sesana e cliente fedele delle "acque" di Montecatini, dove tornava ogni anno per ritemprarsi dallo stress e dalla fatica della professione, come ammetteva. "Torno sempre volentieri in questa splendida regione: la vostra simpatia e la vostra cucina mi affascinano sempre, e alla fine delle prove che si corrono in queste contrade amo scovare angoli sconosciuti e nascosti di qualche paesetto sulle colline. E magari parlare con qualche vecchio di quella volta che Coppi scappo' sull'Abetone…".
Un caro amico che manca tanto a questa Montecatini pronta per riabbracciare ancora il Giro.

 

 

Torna al sommario

Tutto Montecatini