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GENNAIO 2015

      Personaggi
        I festeggiamenti conclusi a New York con una cena benefica con Andrea Bocelli
     Sirio Maccioni, 40 anni di successi con "Le Cirque"

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Luca Lubrani

S irio Maccioni di successo in successo. Ad aprile, il suo Le Cirque ha festeggiato quaranta anni di attività e di successi, tanto da essere stato celebrato come uno dei ristoranti più importanti ed esclusivi di New York e del mondo.
Il 16 dicembre, il locale ha ospitato un grande evento benefico con la presenza di Andrea Bocelli, alla cui Fondazione è andato il ricavato della cena esclusiva realizzata dagli chef dei ristoranti della famiglia di Maccioni (Massimo Bebber "Sirio Ristorante", Raphaël François "Le Cirque" e il pasticciere Josoon Seuk "Le Cirque") e dallo chef stellatoFulvio Pierangelini giunto dall'Italia. Vittorio Giordano, presidente di Urbani Truffles USA, ha regalato a Sirio un tartuffo di 300 grammi.

Sirio
Maccioni ha raccontato di recente la sua vita di successi nel titolo Sirio La mia vita, il mio ristorante. I segreti per il successo di Le Cirque (Class editori) realizzato con Peter Elliot. E' la storia dell'uomo che partito da niente con una valigia di cartone, dalla zona sud di Montecatini, è diventato uno dei ristoratori più famosi del mondo.
Il 31 maggio 2006 ha aperto il suo terzo ristorante "Le CIrque" a New York. Il locale, dopo aver chiuso i battenti di quello situato al lussuoso Palace hotel, al 55 di Madison Avenue. Le Cirque III, invece, si trova alla Bloomberg tower - fra la 57ma e la 58ma strada in Upper midtown - grattacielo di proprietà dell'ex-sindaco di New York. Sirio proseguirà la tradizione della grande cucina di ispirazione francese, affidata all'estro del senior chef Pierre Schaedelin. Non mancano, tuttavia, riferimenti alla nostra cucina. La cantina è dotata di quasi un migliaio di grandi etichette differenti.

Un anno fa, Maccioni ha inaugurato il Sirio Ristorante, il terzo ristorante a New York nella sede esclusiva dell'Hotel The Pierre (795 Fifth Avenue, 61st Street), dopo il mitico Le Cirque e l'Osteria del Circo. Alla guida dello staff in cucina, l'executive chef Filippo Gozzoli. Ricordiamo che appena l'anno prima Maccioni aveva aperto un suo ristorante a New Delhi in India.

LA STORIA
«Avrebbe potuto essere un grande politico, ma a dire il vero insieme parliamo soprattutto di calcio». E' quello che racconta, parlando di Maccioni, Henry Kissinger, una delle decine di Vip che nel libro-biografia uscito negli Usa raccontano l'affascinante avventura del ristoratore più celebre d'America, il toscano che ha messo a tavola presidenti, re, attori, modelle ed esponenti vari di quella «bella gente» di cui Maccioni ha sempre amato e saputo circondarsi.
E perfino Papa Woytjla, durante la sua visita a New York, pranzò a "Le Cirque". Chi altri può avere avuto un Papa a pranzo?
Di recente, il mito di Sirio Maccioni è stato celebrato anche con un'autobiografia dal titolo Il libro Sirio: la storia della mia vita e di Le Cirque realizzato con Peter Elliot. Il 15 giugno 2010, il libro fu presentato ufficialmente in un gala per mille persone, presenti, tra gli altri, l'ex-sindaco di New York Rudy Giuliani (come Sirio di origini valdinievoline), Martha Stuart e Donald Trump. «Sono un povero figlio di contadini della Toscana - scrive Maccioni nel libro -. Ho lavorato duro per avere quello che ho e magari è tutto, magari è niente, ma non è stato facile».
LA GAVETTA
Maccioni lasciò Montecatini per sfuggire ad un futuro di povertà e per inseguire il mito di Ivo Livi, il monsummanese che con le sue canzoni stava conquistando la Francia. Il primo lavoro a Parigi lo ottenne al Florence, che era frequentato da tutti gli italiani più famosi: Serge Reggiani, Lino Ventura, Carlos Cardero, Vito Condutti e poi Yves Montand con la sua ex fidanzata Edith Piaf. Fu lì che capì che Ivo Livi era Yves Montand. E diventarono amici quasi inseparabili.
Grazie a Montand fu assunto al Plaza Athénée, dove potè effettuare stage in cucina e in sala. Dopo due anni al Plaza, Maccioni passò a fare il cameriere da Maxim's, uno dei pochi ristoranti senza albergo annesso e dove si poteva incontrare gente della società mondana. Quando si liberò un posto all'hotel Atlantic di Amburgo, Sirio non ci pensò un solo istante ad accettare il trasferimento ed avere così anche l'opportunità di imparare il tedesco. Anche se, con rammarico, pensava che era costretto ad andare in Germania, perché a Montecatini non c'era nulla di adatto per lui.
Sbarcato in America negli anni '50, Maccioni si fece un nome come maitre al ristorante 'Colony' di New York, prima di aprire nel marzo 1974 il suo celebre 'Le Cirque' al Mayfair Hotel. Nel 1997 è la volta di 'Le Cirque 2000', che prese il posto del locale precendente, stavolta nel Palace Hotel.
IL MITO
Con la moglie Egidiana e i figli Mario, Marco e Mauro, Sirio Maccioni ha dato vita ad un gruppo di ristoranti: dall’Osteria del Circo a Manhattan, il più recente Sirio ai nuovi locali a Las Vegas (qui a fine dicembre 2013 gli è stato assegnato il premio "Silver State Awards"), India e Città del Messico.
Ma la mitica leggenda di Sirio ed Egidiana Maccioni è radicata soprattutto negli anni Ottanta, quando il presidente Ronald Reagan e la moglie Nancy fecero di ‘Le Cirque’ il loro ristorante preferito, decretandone il decollo. L’ex presidente Nixon, che abitava a poca distanza, fece di ‘Le Cirque’ la base dove ricostruire la sua immagine pubblica dopo il disastro del Watergate e altri presidenti ed ex inquilini della Casa Bianca, come Jimmy Carter e Bill Clinton, sono diventati clienti di Maccioni. A Maccioni hanno affidato anche l’organizzazione delle cene di insediamento alla Casa Bianca. Anche Henry Kissinger aveva un tavolo fisso, dove incontrare gli uomini più potenti del mondo. A Le Cirque sono passati Jaqueline e Aristotele Onassis, Donald Trump, Rudy Giuliani e perfino Giovanni Paolo II in visita a New York, poi le stelle del cinema (su tutti da Frank Sinatra a Woody Allen, Robert De Niro).Le donne più belle e potenti di Manhattan, inoltre, diedero il via ad una tradizione di pranzi glamour ai tavoli del ristorante.
Ma le novità non sono finite: la stampa specializzata più volte ha dato l'anticipazione che Maccioni potrebbe aprire un ristorante in Europa. Il luogo prescelto non potrebbe che essere Parigi, ovvero nella capitale dove Sirio, da giovanissimo in cerca di fortuna, mosse i suoi primi passi nel mondo della ristorazione. Due degli emigranti italiani del tempo, a Parigi, si chiamavano Sirio Maccioni e un certo... Yves Montand da Monsummano.

 

 

 

 

 

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